Il tecnico della Salernitana Paulo Sousa ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il match perso contro l’Empoli per 2-1.
La partita meno bella della sua gestione?
“Probabilmente sì. Non siamo entrati bene in partita, abbiamo fatto una settimana di non lavoro. Dobbiamo fare i complimenti all’Empoli, è un progetto che ha continuità di idee. Avevo detto subito ai miei della complessità della partita per la velocità del gioco dell’Empoli. Quando abbiamo provato a pressare, sono usciti bene e abbiamo perso fiducia. Dobbiamo migliorare nel gioco: quando inizi possessi nuovi, non hai tanta continuità. Dopo il gol abbiamo cercato di essere più noi stessi, all’intervallo abbiamo fatto dei cambi per avere più il pallone in zona offensiva. Dovevamo creare di più, ma i ragazzi lo hanno fatto alla fine pur senza riuscire a pareggiare“.
Prima sconfitta dopo 10 partite, eppure c’era tristezza: segno di mentalità e ambizione?
“L’imbattibilità per 10 partite è straordinaria, per una squadra al secondo anno di Serie A e che era in difficoltà quando siamo arrivati. Eravamo in competizione con avversari forti. C’è orgoglio e ambizione e la mentalità deve essere di giocarcela sempre. Giocando di più, creiamo più problemi agli avversari e non solo nel finale come oggi“.
Cosa serve al suo progetto?
“Dobbiamo finire la stagione e salvarci, per questo sono venuto qui. Dobbiamo migliorare individualmente i giocatori e costruire il domani insieme al presidente e al direttore. C’è una buona base, altri sono in prestito. Prima salviamoci, poi dobbiamo costruire“.
Fonte foto: ANSA