In conferenza stampa pre Juventus-Siviglia anche Ángel Di María. Tante domande sullo stato di forma del gruppo e sul proprio futuro per il campione del mondo argentino.
Come sta il gruppo?
“Bene, veniamo da vittoria importante contro l’Atalanta. Ci ha dato una spinta in più”.
Che rapporto hai con il mister e cosa ti lascia questa stagione?
“Ho avuto tanti allenatori. Anche con mister Allegri ho buon feeling. All’inizio mi sono dovuto abituare, ma ho preso il ritmo e sono migliorato, mi sento in forma”.
L’Europa League è l’unico rtoofeo che ti manca. Come ti approcci? Ti vedi con la maglia della Juventus anche più avanti?
“Sì mi manca, sono molto concentrato. Rimane un trofeo importante. Sul mio contratto, stiamo discutendo con la dirigenza. Ora son concentrato sul Siviglia”.
La tua priorità è rimanere alla Juventus?
“Mi trovo bene. Sto parlando col club come organizzarmi. Si vedrà a fine stagione”.
Sei soddisfatto della tua stagione e quali obiettivi da qui a fine stagione?
“All’inizio è stata dura, non riuscivo ad arrivare al 100%. Le cose sono migliorate, acquisendo fiducia e migliorando il rendimento. Credo sia la cosa più importante questa. Ora dobbiamo raggiungere la finale”.
Come hai vissuto questa stagione con la situazione di classifica che si era creata. Può influenza la tua scelta la permanenza della Juventus in Europa?
“No, non influenzerà la mia decisione. Credo che quello ci è successo ci deve far mantenere la situazione in campionato. Penso che dopo le notizie difficili che arrivavano abbiamo anche lavorato bene; a noi tocca dedicarci al campo”.
Questa sera c’è il derby di Milano in semifinale. Avete qualche rimpianto guardando la classifica del campionato?
“No, dobbiamo pensare a cosa ci aspetta”.
Con la tua esperienza internazionale hai una sorta di termometro della squadra. I giovani devono entrare con la consapevolezza di tre bene, sono pronti secondo te?
“Sì, credo che abbiano grande qualità. Fino ad oggi ho visto una crescita continua, ed è una qualità da riconoscere al mister, che li lascia giocare per permettergli di essere pronti per partite come quella di domani”.
Hai detto di aver impiegato tempo ad ambientarti, in che cosa?
“Il calcio italiano è molto più tattico, si deve difendere molto. Alcuni hanno più possesso, altri meno, ma in generale si comportano tutti in modo simile. Mi è costato fatica nella parte di dover uscire sempre in contropiede”.
Si è parlato del vostrogruppoc come non felice. Come giudichi queste voci?
“Nell’allenamento di qualche minuti fa si vedeva un gruppo coeso. Quello che si dice fuori non ci interessa, noi continuiamo a giocare uniti. Mi trovo bene qui, ho trovato dal primo giorno un gruppo eccezionale in spogliatoio. Sono rimasto sorpreso in positivo”.
Fonte foto: Eurosport