Henrikh Mkhitaryan si è raccontato in una piacevole intervista a ‘La Repubblica’. Diversi i temi toccati: dalla finale di Champions League a Inzaghi, passando per la questione ‘Ingiocabili’… . Di seguito le parole del centrocampista dell’Inter.
Impegnato al Mondiale per Club negli USA con la sua Inter, Henrikh Mkhitaryan si è concesso ad una piacevole intervista a ‘La Repubblica’. Tanti i temi toccati dal centrocampista armeno: dal momento del ritiro, la nuova era Chivu e non solo: ecco le parole più interessanti del centrocampista armeno.
Mkhitaryan: “La finale di Champions? La cicatrice resta”
Chivu e le sue idee: “Con Chivu va bene, la filosofia e le idee sono nuove. Prima capiamo quello che ci chiede e meglio è. Siamo partiti subito con un torneo vero, abbiamo poco tempo. L’importante con un nuovo allenatore è accettare le indicazioni, imparare e lavorare. È serio e simpatico, ci supporta mentalmente e nella tattica. Fin dal primo allenamento si è vista la sua impronta.Il modulo è quello, ma l’approccio è diverso rispetto a Inzaghi”.
Su Inzaghi: “Con Simone Inzaghi ci siamo salutati in privato, ho evitato di fare post sui social. Ha preso una decisione, l’abbiamo accettata. Capitolo chiuso, se ne apre un altro”.
La finale di Champions League: “Il Mondiale per Club può aiutarci a superare la delusione per la finale di Champions League persa 5-0 contro il PSG, ma la cicatrice resta. Il dolore non si cancella, è stata una sconfitta brutta. Non dimentichiamo il percorso che ci ha portato fin lì, abbiamo fatto grandi partite, ma indietro non si torna. Dobbiamo rialzarci, imparare e andare avanti. Non serve pensarci troppo a cos’è successo a Monaco. Dobbiamo lavorare per vincere nei prossimi giorni, nelle prossime settimane e nei prossimi anni”.