La Juventus batte l’Inter e fa tre su tre in questo avvio di campionato: le parole di Igor Tudor nel post partita dopo la vittoria contro i nerazzurri.
Finisce con un pirotecnico 4-3 il derby d’Italia allo Stadium tra Juventus e Inter: apre il conto Kelly con un gran gol e nel finale i bianconeri con l’uomo che non ti aspetti, Adzic entrato dalla panchina, regala il successo alla Juve. Le parole di Igor Tudor nel post partita ai microfoni di DAZN.
Juventus, le parole di Tudor dopo la vittoria contro l’Inter
Il commento sul match. “Partita pazzesca, strana e particolare. Alla fine tanta felicità per una vittoria contro una grande squadra con giocatori di altissimo livello. Ci mancano ora 35 gare“.
L’ingresso di Adzic è stato decisivo. “Lavoriamo con Adzic da cinque mesi, proviamo a cambiare le sue abitudini in campo e ha accettato di lavorare sulle sue enormi qualità e già prima avevamo l’idea di buttarlo dentro. Ha gamba, corsa, umiltà e un tiro veramente raro: deve avere ora la giusta motivazione per continuare a lavorare”.
L’Inter ha fatto una buona gara. “Prima delle gare si danno etichette, in queste gare tutto si azzera. L’Inter è venuta qui per vincere ed ha un livello Mondiale. Noi non abbiamo fatto una gara solita, anche sul pressing ma non è mai mancata la voglia di vincere anche dai subentrati. Non so se si può dire meritatamente, forse sarebbe meglio giudicare la gara in equilibrio e un pareggio sarebbe stato giusto“.
La gara di Yildiz e la sua posizione in campo.
“Era più un rombo per la squadra, volevamo pressare ma non l’abbiamo fatta bene. Ci abbassavamo troppo in fretta però l’idea era quella di tenerlo lì in quella zona centrale: un giocatore così forte deve essere vicino alla porta. Con tre attaccanti centrali dovremo sfruttare al massimo il potenziale della rosa. Vincere non facendo una grandissima gara è comunque importanti“.
Il commento di Chivu dopo Juventus-Inter
Il commento sul match. “Abbiamo fatto una grande prestazione, nel primo e nel secondo tempo. Dobbiamo capire dei momenti, soprattutto negli ultimi dieci minuti. Bisogna guardare la prestazione, siamo venuti qui per vincere e c’è stata la prestazione: negli ultimi minuti si doveva fare qualcosa di più“.
Gli errori individuali hanno pesato.
“Non guardo mai a livello individuale. Dovevamo gestire meglio la palla prima che arrivasse a Dimarco, loro da inizio partita quando erano in difficoltà mandavano la palla in tribuna“.
Possiamo confermare di aver ritrovato Calhanoglu? “Mi prendo la prestazione di tutta la squadra, anche andando sotto. Hakan ha fatto quello che sa fare, tutto quello che sa fare a noi sicuramente serve“.
Serve più lucidità: come si allena questo tipo di caratteristica? “Bisogna essere bravi a capire il momento e quando si possono fare determinate cose. Nella partita, la squadra ha speso tanto per ribaltarla: ci si può allenare e si può lavorare con l’abitudine. Torniamo a casa con il rammarico di non aver vinto la partita“.
Tre punti in tre giornate: il percorso può subire? “Si può guardare la prestazione, anche nel secondo tempo con l’Udinese. Si può cancellare qualcosa accaduta nel passato per riportare serenità e portare a casa il risultato“.