Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare della tanto discussa sfida tra Italia e Israele in programma il 14 ottobre.
Ha fatto tanto discutere la presa di posizione della FIGC in condivisione con Rino Gattuso di giocare la sfida contro Israele. A causa di vicende tristemente note una grande fetta di pubblico ha chiesto a gran voce di boicottare la sfida contro la squadra di Ran Ben Simon, richiesta che la nazionale azzurra non ha accolto. Il motivo è chiaro: un eventuale ritiro dal doppio impegno contro Israele avrebbe significato complicare ancora di più la qualificazione al prossimo Mondiale, già di per se difficile. In merito si è espresso nuovamente anche Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Ecco le sue parole.
⏱️ 𝐑𝐈𝐒𝐔𝐋𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐄
🇮🇱🇮🇹 #IsraeleItalia 4️⃣-5️⃣
16’ aut. Locatelli; 40’, 54’ #Kean; 52’, 89’ Peretz; 59’ #Politano; 81’ #Raspadori; 87’ aut. Bastoni; 91’ #Tonali#Nazionale #Azzurri #VivoAzzurro pic.twitter.com/IwmO5HWZaE— Nazionale Italiana ⭐️⭐️⭐️⭐️ (@Azzurri) September 8, 2025
Italia, Gravina: “Addolorati per la guerra, ci coordineremo con la UEFA per iniziativa umanitaria”
Le parole di Gravina, intervenuto ai microfoni di Radio anch’io Sport: “Innanzitutto ribadiamo il concetto che Gattuso ha più volte ha sottolineato: noi siamo uomini, cittadini di questo mondo. Siamo addolorati, molto addolorati, perché ci teniamo alla dignità umana. Siamo molto vicini alle persone che soffrono in Palestina, in particolare i bambini e i civili innocenti”.
“L’Italia è capitata nel girone con Israele, dire di non giocare vuol dire non andare al Mondiale. Delle due l’una: non possiamo pensare di utilizzare il calcio, che abbatte muri, si unisce e spera di risolvere i conflitti, e poi dall’altra parte invitare a non giocare, sapendo che si perde la qualificazione e agevolando addirittura in questo senso Israele. Non siamo insensibili, ci coordineremo sicuramente con la Uefa per un’iniziativa umanitaria“.