Ci siamo, comincia il Mondiale U20. L’Italia del ct Carmine Nunziata si presenta alla manifestazione forte della semifinale persa contro l’Inghilterra allo scorso Europeo U19. Tra assenze di lustro, conferme e nuovi innesti, ecco la rosa dei 21 azzurrini che prenderanno parte alla kermesse argentina. Si parte domenica 21 maggio alle 23 contro una delle favorite per la vittoria finale, il Brasile, poi sarà il turno di Nigeria e Repubblica Dominicana, in un raggruppamento tosto per la selezione di Nunziata.
Gli assenti
Non è una novità e nemmeno una sorpresa, in Argentina non ci saranno i tre big classe 2003 (l’annata massima consentita per la competizione di quest’anno): Fabio Miretti, Giorgio Scalvini e Wilfred Gnonto fanno già parte del gruppo di Roberto Mancini e hanno messo nel mirino l’Europeo U21di metà giugno.
Assenti anche Jacopo Fazzini (Empoli), Marco Nasti (Cosenza), Giovanni Fabbian (Reggina), Diego Coppola e Filippo Terracciano (Hellas Verona) che si giocheranno le ultime gare stagionali con i rispettivi club. Stesso discorso per i due big sulla trequarti, Cristian Volpato (Roma) e Cher Ndour (Benfica), anche se i giallorossi e l’Empoli lasceranno partire altri calciatori per il Sud America a disposizione di Nunziata.
La rosa dell’Italia, dunque, si presenta con vari talenti delle nazionali under senza alcuna esperienza a livello di Prima squadra in un girone complicato, la strada degli azzurrini appare in salita già in partenza.
Portieri
Tra i pali Nunziata potrà contare sul trittico che ha completato il percorso dalla U19: a giocarsi una maglia da titolare ci sono Jacopo Sassi e Sebastiano Desplanches, gli unici portieri classe 2003 ad aver disputato una stagione nel calcio professionistico.
Il primo è stato il numero 1 del Giugliano in Serie C in prestito dall’Atalanta, mentre l’estremo difensore di proprietà del Milan (titolare ad Euro U19) ha lasciato il Vicenza a gennaio per trovare minutaggio sempre in terza serie al Trento. Completa il reparto Gioele Zacchi del Sassuolo, fuori quota della Primavera neroverde.
Difensori
Solo 4 dei 7 difensori chiamati da Nunziata vanta un campionato tra i pro, tutti in Serie C. Senza Coppola è certo del posto da titolare Daniele Ghilardi, che in prestito dall’Hellas Verona ha guadagnato 25 gettoni stagionali con il Mantova retrocesso ai play-out dopo il doppio confronto con l’AlbinoLeffe.
Al suo fianco si giocano una maglia da titolare Alessandro Fontanarosa dell’Inter (0’ tra i professionisti con alcune convocazioni agli ordini di Simone Inzaghi) e Filippo Fiumanò dell’Aquila Montevarchi, 19 volte in campo con i toscani anch’essi retrocessi in Serie D in virtù del 20^ e ultimo piazzamento nel girone B.
Completa il pacchetto dei centrali Gabriele Guarino, classe 2004 dell’Empoli Primavera senza minuti tra i grandi. Come terzino sinistro ci aspettiamo di vedere Samuel Giovane, 24 presenze in Serie B con l’Ascoli a centrocampo prestato dall’Atalanta, capitano degli azzurrini e pupillo di Nunziata che ha preferito sempre utilizzarlo come quarto mancino della retroguardia (mai apparso realmente a suo agio).
A destra ci sarà Mattia Zanotti dell’Inter, che dopo una stagione complicata ha ritrovato fiducia e apparizioni anche in Prima squadra con Simone Inzaghi, mentre chiude il reparto Riccardo Turicchia, terzino polivalente della Juventus Nex Gen con 24 presenze in Serie C quest’anno.
Centrocampisti
Senza Fabbian e Miretti, le certezze a centrocampo si chiamano Giacomo Faticanti della Roma e Cesare Casadei. Il primo è uno dei prospetti più interessanti del nostro calcio e ha sempre giocato da sotto età in Nazionale, ma non ha ancora trovato il trampolino di lancio per giocare tra i professionisti (solo una presenza nel girone di Europa League con Mourinho).
Casadei, invece, ha trovato spazio in Championship con il Reading dopo 9 presenze nella prima parte di stagione con la seconda squadra del Chelsea. Da capire se Nunziata si affiderà ancora al rombo in mediana con due punte o aggiungerà un trequartista, poiché tra i convocati non ci sono mezzali pure a livello di big oltre a Casadei. Luca Lipani del Genoa, classe 2005, ha vissuto l’anno del salto in Prima squadra con Gilardino, ma è un vertice basso puro come Faticanti, lo stesso dicasi per Duccio Degli Innocenti(su e giù tra grandi e Primavera con l’Empoli, ultimamente più a disposizione di Buscè in U19) e Matteo Prati della SPAL, una delle poche note liete dei ferraresi retrocessi in Serie C.
Potrebbe trovare spazio il “piccolo” Pisilli della Roma, classe 2004 che annovera solo uno scampolo di gara in Serie A contro l’Inter dopo un campionato di livello con i pari età.
Trequartisti
Più incoraggiante la situazione per quanto riguarda i numeri 10, ma c’è un nodo da sciogliere: giocherà Tommaso Baldanzi o Simone Pafundi? Esiste anche la possibilità che condividano il campo insieme, anche se entrambi presentano le stesse caratteristiche: brevilinei, mancini, amano partire centralmente o leggermente spostati verso destra per convergere sul piede forte.
Sarà un mondiale di sperimentazioni per tanti, si è capito, soprattutto per il classe 2006 dell’Udinese, chiamato ad un ruolo di protagonista in U20 per talento e per la vetrina della competizione. Di Baldanzi sappiamo già abbastanza, è il calciatore con il curriculum più invidiabile della rosa di Nunziata, nonché l’unico che gioca titolare in Serie A tra i 21 azzurrini in Argentina.
Attaccanti
Se l’Italia dei grandi non riesce a trovare il numero 9, lo stesso si può dire per quella dei giovani. Nunziata ha tre scelte. Parte favorito Giuseppe Ambrosino, bomber di proprietà del Napoli con 2 gol in Serie B tra Como e Cittadella, ma occhio alle alternative.
Salgono le quotazioni per Daniele Montevago, raramente considerato nel gruppo di Nunziata nel corso degli anni, ma che nell’ultima stagione ha trovato minutaggio in Serie A con la Sampdoria, senza mai gonfiare la rete, però.
Chi ha segnato più di tutti è Francesco Pio Esposito, terzo fratello della dinastia dopo Salvatore e Sebastiano, classe 2005 con 16 gol in Primavera all’Inter. Anche per lui sarà una “prima volta” con i 2003 e 2004.
Articolo di: Pietro Nalesso
Fonte foto: @Azzurri