Il tecnico del Nazionale Under 21 Silvio Baldini è intervenuto ai microfoni di TMW Radio: queste le sue dichiarazioni.
Insediatosi da qualche mese sulla panchina degli Azzurrini, Silvio Baldini ha iniziato nel migliore dei modi la sua avventura. Il tecnico ex Pescara ha le idee chiare e ha rilasciato delle dichiarazioni a TMW Radio.
Le dichiarazioni di Baldini
“Il presidente Gravina, anche in un momento di difficoltà, ha avuto il coraggio di fare una scelta di un tecnico con le mie caratteristiche. Spero di ripagarlo. Avere coraggio in un momento di difficoltà non è facile”.
E’ più facile fare il selezionatore o l’allenatore?
“Sono due cose diverse. Fare il selezionatore devi sintetizzare in pochi allenamenti tutto quello che devi fare. E poi hai un solo giorno tra la prima e seconda partita. Devi sintetizzare quello che serve per affrontare due partite. Quindi devi fare cose semplici, nella maniera che i ragazzi possano capire che lì hanno la possibilità di esprimere il proprio talento. Devono avere il coraggio di tirare fuori le loro capacità tecniche e morali. Sono rimasto sorpreso dalla bravura dei ragazzi che ho avuto a disposizione a settembre per le due gare contro Montenegro e Macedonia del Nord, perché i loro tecnici sono stati bravi a prepararli. Sapevano già cosa stavo dicendo loro”.
Ha notato la gioia dei ragazzi di indossare la maglia azzurra?
“Porto un esempio pratico: Camarda ha giocato una partita e ha avuto una commozione celebrale. Gli hanno dato riposo per 10 giorni ed era convocato per l’U21. Mi ha telefonato, dicendomi che era dispiaciuto e sperava che ci fosse un’altra occasione. Questo dice che questo ragazzo ha avuto un atteggiamento, anche come persona, importante. Ci tiene anche come persona a questa maglia. E questo mi ha fatto capire che i giovani oggi hanno tanti vizi perché glieli diamo noi e gli diamo la colpa”.
Si parla tanto di Francesco Pio Esposito. E’ convocabile?
“Sarebbe un valore aggiunto, ma visto che è bravo deve andare nella squadra maggiore. Noi dobbiamo preparare questi ragazzi per esprimere il loro talento e andare in Nazionale maggiore. Siamo un serbatoio, non siamo più una squadra per fare esperimenti”.
Ci sono tanti giovani che giocano in Serie A. Può uscire qualcosa d’importante?
“Secondo me sono tutti fortissimi e hanno le possibilità di diventare grandi giocatori. Se tutti vengono con lo spirito di Camarda, non ce n’è per nessuno. Io giocatori che non credono in quello che gli propongo non mi interessano, ma questi ragazzi finora mi hanno fatto capire che ci credono. E credo che riusciranno a giocare tutti in Serie A”.