Jürgen Klopp ha reso ben chiaro, in un’intervista al “The Athletic“, che la sua volontà sia quella di non allenare più. Scopriamo insieme i dettagli dell’intervista…
Ecco le dichiarazioni di Klopp: “Se aspettavo l’inizio delle partite del weekend davanti la TV? Assolutamente no. Ero super felice per come stava giocando il Liverpool. Ho guardato qualche partita. Ma non era tipo: ‘Oh, è sabato!’. Non sapevo nemmeno quando iniziavano le partite. Semplicemente ero fuori. Facevo sport”. Jürgen Klopp rimane comunque a stretto contatto con il pallone, dato che è Global Sports Director del mondo Red Bull.
Sempre l’ex allenatore: “Ma sapendo anche che non voglio più lavorare come allenatore”, Sulla scelta e la possibilità che possa valere un per sempre: “È quello che penso. Ma non si sa mai. Ho 58 anni. Se ricominciassi a 65, tutti direbbero: ‘Avevi detto che non l’avresti mai più fatto!’. Eh, scusate, lo pensavo al 100% quando l’ho detto! È quello che penso adesso. Non mi manca niente”.
Exclusive: Jurgen Klopp’s most extensive interview since joining Red Bull.
🔺 Why he doesn’t want to coach again
🔺 How he responds to criticism of new job
🔺 Fears over player burn-out
🔺 A playful dig at Manchester United🔗 https://t.co/8YAeC95dkK pic.twitter.com/BYw8yShdd4
— The Athletic | Football (@TheAthleticFC) September 30, 2025
Jürgen Klopp: “non pensavo avrei fatto questo per tutta la vita”
Klopp racconta di aver detto a sua moglie Ulla che avrebbe fatto “25 anni a tutto gas senza guardare né a sinistra né a destra” come allenatore di calcio. “Ma il pensiero non era che avrei fatto questo fino alla fine della mia vita”, ha ammesso Klopp. “Non mi è mancato nulla nella vita perché non ci ho mai pensato. In quasi 25 anni, sono andato a due matrimoni, uno era il mio, e l’altro due mesi fa. In 25 anni, sono andato quattro volte al cinema, tutte nelle ultime otto settimane. Ora è bello poterlo fare”.
E ha continuato a raccontare i suoi trascorsi da allenatore e le differenze con l’oggi: “Sono stato in tanti paesi diversi come allenatore e non ho visto nulla di quei posti; solo l’hotel, lo stadio o il campo di allenamento. Nient’altro. Non mi è mancato, ma ora sì. Adesso ho la scelta. Posso andare in vacanza. E decido io quando. Ok, decide Ulla (ride, ndr). Ma non è più la Premier League o la Bundesliga a decidere”.