Una vittoria sofferta ma pesante per il Napoli, che supera lo Sporting per 2-1 al Diego Armando Maradona e rilancia le ambizioni in Champions League di Antonio Conte.
Lo stesso Conte, nel post-partita ai microfoni di Sky Sport, ha analizzato la prestazione dei suoi, mettendo in evidenza lo spirito di gruppo e l’evoluzione tattica della squadra:
“Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, di spessore. Siamo stati bravi a vincere da squadra, nonostante le difficoltà e l’emergenza. È cambiata completamente la linea difensiva rispetto all’anno scorso, ma tutti hanno risposto alla grande, anche chi è subentrato,” ha sottolineato il tecnico.
Conte ha voluto rimarcare la reazione della squadra dopo la recente sconfitta con il Milan:
“Dispiace aver concesso quei due gol a Milano, ma forse quella sconfitta ci ha dato una spinta e una carica in più. Se non fossimo stati squadra sotto tutti i punti di vista, oggi sarebbe stata dura.”
“De Bruyne? Un esempio, ma voglio cattiveria da tutti”
“Kevin viene da una realtà consolidata come il City, ha giocato dieci anni ad altissimo livello. È un bravissimo ragazzo che si impegna sempre, ma tutti devono avere la giusta grinta e determinazione. Le sostituzioni non sono punitive: servono a vincere.”
“Voglio vedere cattiveria e attenzione sia in fase offensiva che difensiva, da parte di tutti, nessuno escluso.”
Napoli più maturo, ma non deve perdere la “paura di subire”
“A Milano, anche in dieci, abbiamo comandato il gioco. Oggi la squadra è stata più matura nella gestione e nel comandare la partita. Ma non dobbiamo mai perdere quella sana paura di prendere gol. L’immagine di Leao inseguito da sette giocatori è quella che voglio vedere sempre: se avessimo avuto quell’atteggiamento dall’inizio, sarebbe stata un’altra partita.”
Tattica fluida: McTominay regista, De Bruyne mezzala
“Quando ho sostituito De Bruyne siamo passati al 4-3-3, con Kevin mezzala insieme ad Anguissa e Lobotka regista. Con quattro centrocampisti possiamo dominare di più, ma nel 4-3-3 c’è più tecnica e qualità. In ogni caso serve sempre grande equilibrio.”
“C’è un anno di lavoro alle spalle e questo mi aiuta a variare in base all’avversario. Abbiamo margini di miglioramento, ma la strada è tracciata.”