La FIFA nella giornata di oggi ha deciso di non sospendere Israele dalle proprie competizioni nonostante i vari reclami ricevuti.
Quella che sembrava un’opzione sempre più probabile nei giorni scorsi si è infranta contro il muro della FIFA. Il congresso del principale organo calcistico mondiale si è espresso in modo negativo rispetto all’esclusione di Israele dalle proprie competizioni a causa della guerra attualmente in corso con la Palestina. Un caso, quello della guerra in medio oriente, che ha diviso e continua a dividere il mondo intero, tra Stati che hanno scelto di riconoscere la Palestina e altri che hanno scelto di non farlo. Molti si aspettavano una presa di posizione anche dalla FIFA così com’era stato per l’esclusione della Russia da tutte le competizioni (esclusione tutt’ora in vigore) in seguito alla dichiarazione di guerra all’Ucraina; invece, in questo caso, così non è stato. Israele, dunque, rimarrà nel girone di qualificazione dell’Italia. Queste sono state le parole di Gianni Infantino riguardo l’evento.
FIFA, le parole di Gianni Infantino sulla mancata esclusione di Israele
Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha parlato della controversia che si è creata affermando che non sia compito dell’organizzazione interessarsi ai problemi geopolitici in corso. Queste le sue parole:
“Non possiamo risolvere i problemi geopolitici, ma possiamo e dobbiamo promuovere il calcio in tutto il mondo sfruttando i suoi valori unificanti, educativi, culturali e umanitari. Alla FIFA, ci impegniamo a utilizzare il potere del calcio per unire le persone in un mondo diviso. I nostri pensieri vanno a coloro che soffrono nei numerosi conflitti che esistono oggi nel mondo, e il messaggio più importante che il calcio può trasmettere in questo momento è quello di pace e unità. La FIFA continuerà a invitare tutte le parti interessate a un dialogo significativo per proteggere i giocatori, trovare il giusto equilibrio tra il calcio di club e quello nazionale a livello globale e migliorare il calcio per il futuro”.