Milan, Rabiot: “Allegri non credo cerchi rivincite. Leão? Non è più giovane, deve lavorare al 100%”

In queste giornate di pausa per le Nazionali, Adrien Rabiot ha commentato l’ambiente Milan e le sue ambizioni: le parole del centrocampista francese.

In una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Adrien Rabiot ha parlato dell’ambiente Milan e degli obiettivi stagionali del club rossonero. Il centrocampista francese si è soffermato nel particolare, parlando di Rafael Leão e di Massimiliano Allegri.

Milan, le parole di Rabiot su Allegri e Leão

Il pensiero di Rabiot su Leão.So che se ne parla molto. È un giocatore che ha potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane. Alla sua età non c’è più tempo da perdere. Il tempo passa veloce. Sarebbe un peccato che rimanesse solo un potenziale grande giocatore“.

Le parole del francese non sono sicuramente banali e sono un messaggio chiaro per il compagno:Spero si renda conto di avere i mezzi per poter competere con i più forti. Ma magari non ha la volontà o la passione di un Modric. Leao deve chiedersi dove vuole arrivare o se si accontenta così, oppure se il suo obiettivo è di diventare quello che può essere“.

Il centrocampista ha concluso augurandosi che il classe ’99 cambi modo di approcciarsi:Per noi sarebbe un peccato, perché sarebbe uno spreco se non esprimesse tutto il suo potenziale, e non si focalizzasse al 100% sul lavoro. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori. Spero abbia un impatto positivo anche su di lui. Magari per Leao è l’occasione giusta“.

Perché Rabiot ha spostato il progetto Milan?Sa che posso trasmettere la mia esperienza ai più giovani, impegnandomi al massimo in allenamento come in partita, sempre con la voglia di vincere. E lo stesso possono fare altri giocatori di riferimento come il capitano Maignan e Modric“.

Allegri ora è più determinato rispetto a quando era alla Juventus?È sempre stato molto determinato. È un vincente. Ha sempre fame di vittorie e tanta passione. Questo mi piace, perché anche io sono così. Non credo cerchi rivincite, perché è un allenatore che ha vinto molto ed è rispettato nel mondo del calcio. Penso abbia voglia di mostrare che ha la possibilità di portare una squadra alla vittoria. E se il Milan l’ha preso è perché sanno che può fare grandi cose”

Per lei è stato un sacrificio rinunciare alla Champions?Ci ho riflettuto. La scorsa stagione ho dato tutto per riportare il Marsiglia in Champions League con l’idea di giocarla. Avrei potuto firmare in vari club che la disputano, ma il Milan è un club mitico con grandi ambizioni. Allegri sta costruendo un progetto triennale per tornare ai vertici, con la priorità di tornare subito in Champions e fare il massimo quest’anno in campionato, che per me significa lottare per lo scudetto. Abbiamo la qualità per farlo“.

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