Totò Di Natale ha analizzato il momento di forma dell’Udinese ai microfoni del Messaggero Veneto: le sue dichiarazioni.
Otto punti nelle prime sei giornate di campionato e 12esimo posto in classifica. L’Udinese di Runjaic era partita con il piede giusto vincendo contro Inter e Pisa e pareggiando all’esordio contro il Verona. Tuttavia, dopo il tris incassato con il Milan, i bianconeri non hanno più trovato i tre punti finendo per perdere contro il Sassuolo e pareggiare in casa con il Cagliari.
Qual è il problema? Per Di Natale, leggenda del club, si tratta di continuità. L’Udinese vive molto spesso di alti e bassi e l’ex capitano ne ha parlato ai microfoni del Messaggero Veneto: “Senza costanza non si riesce a compiere il salto di qualità – ha dichiarato -. È un peccato, perché la squadra è valida e potrebbe tranquillamente conquistare almeno 50 punti in campionato. Credo che le responsabilità siano soprattutto dei calciatori: sono loro che vanno in campo e devono prendersi le proprie colpe».
Di Natale sull’Udinese: “Pochi italiani! Thauvin aveva classe…”
Sullo zoccolo duro azzurro nello spogliatoio:
«Quanti italiani ci sono oggi nello spogliatoio? Ai miei tempi, c’era uno zoccolo duro di 7-8 giocatori italiani, e per gli stranieri ambientarsi era più semplice. Oggi, invece, gli italiani sono pochissimi».
Su Zaniolo:
«Ha qualità, ma finora ha disatteso le aspettative. Spero che riesca a rilanciarsi, anche perché il Friuli è l’ambiente giusto per farlo».
Sull’addio di Thauvin:
«Non conosco i dettagli, ma quando un giocatore lascia, spesso è anche perché la società glielo consente. Un vero peccato: Thauvin aveva classe e avrebbe potuto concludere la carriera a Udine».
Sulla Nazionale Italiana:
«Capisco il timore di alcuni, ma credo che lo sport debba restare separato dalla politica. È giusto che si giochi, e chi non se la sente di andare allo stadio va comunque rispettato. Gattuso è partito con il piede giusto, siamo tutti con lui e con i ragazzi”.