Il presidente della FIGC Gravina ha rilasciato delle dichiarazioni al Consiglio Federale in merito alla situazione dell’Italia come nazionale
Di seguito le sue dichiarazioni come riportate da Gianluca di Marzio:
Spostare la giornata prima dei playoff della nazionale? Noi non cerchiamo alternative né scorciatoie, il rinvio o la sospensione della giornata la ritengo un’opzione non percorribile. Ci stiamo attrezzando autonomamente per uno stage. I nostri selezionabili nel campionato non superano il 25%, il CT li potrà seguire in questi mesi. Ci potrebbe essere uno stage a metà febbraio anche compatibile con gli impegni delle società anche a livello internazionale”.
Gravina non ha legato il destino della Federazione ai risultati dell’Italia ai playoff: “Nel nostro sistema c’è un principio di democrazia, poi io per natura sono ottimista“.
Il presidente ha aggiunto: “Se vai fuori e perdi vuol dire che non meriti di andare al Mondiale. Non importa l’avversario, il risultato è lo stesso. Non possiamo dire di andare fuori. Il regolamento è noto, è inutile ricercare delle anomalie. Certo, se esiste un ranking magari avrebbe potuto influire in qualche modo”.
Il numero uno della FIGC è stato chiaro: “Un’Italia che non va ai Mondiali è un danno all’immagine per noi, ma anche per chi organizza i Mondiali essendo noi un paese in cui il calcio ha gran seguito”.
Gravina ha aggiunto: “Perché l’Italia non va ai Mondiali? Perché non vince, viviamo una dimensione del calcio diversa rispetto a qualche anno fa, erano inimmaginabili alcune situazioni“.
Ha parlato anche della semifinale playoff contro l’Irlanda del Nord: “Contano i gol e conta vincere per conquistare la finale. Io sono convinto che avremo una determinazione tale per affrontarle bene”.
Infine Gravina ha parlato dello stadio che potrebbe ospitare il prossimo match degli Azzurri: “L’idea è Bergamo, come avevo già preannunciato. Ci sembra un impianto idoneo per affrontare la partita con l’Irlanda del Nord”




