Azzurri, i possibili moduli di Spalletti

E’ iniziata ufficialmente l’era Spalletti per la Nazionale Italiana.

Il tecnico toscano è il successore di Roberto Mancini che tanto bene ha fatto nella prima parte di gestione degli Azzurri, vincendo il campionato Europeo del 2020 ma svoltosi nel 2021 a causa della pandemia legata al Covid.

Ora, però, è tempo di lasciare alle spalle il passato e di pensare al presente con il nuovo ciclo targato Spalletti per la Nazionale. Il tecnico esordirà ufficialmente sulla panchina sabato 9 settembre a Skopje contro la Macedonia del Nord, squadra che  il 24 marzo del 2022 ha interrotto il sogno Mondiale per l’Italia e che ha fatto crollare tutte le certezze di Mancini.

La sfida sarà importantissima per gli Azzurri ma soprattutto per mister Spalletti.

Possibili moduli

Uno dei grandi rebus di questi primi giorni di ritiro a Coverciano è dettato dal modulo che Spalletti sceglierà per schierare la sua nazionale, sia per questa prima uscita ma soprattutto in tutto il suo percorso sulla panchina azzurra.

Il tecnico ex Napoli nella conferenza stampa di presentazione  ha parlato di una difesa a quattro: le probabilità di vedere dunque un 4-3-3 dal primo minuto sono altissime. Questa però potrebbe non essere l’unica opzione, infatti, Spalletti potrebbe schierare la sua Italia con un 4-3-1-2 o a partita in corso o addirittura dall’inizio in base all’avversario.

Quasi sicuramente, però, Spalletti ripartirà da un 4-3-3, modulo che veniva utilizzato anche da Mancini, ma le differenze saranno molteplici.

Analisi ruoli

Per quanto riguarda gli interpreti, Spalletti, proverà ad affidarsi inizialmente ai ragazzi che sono scesi in campo nelle ultime uscite con mister Mancini.

Di seguito vi presentiamo uno panoramica con analogie e differenze ruolo per ruolo tra il vecchio ciclo e il nuovo.

Portieri

In porta si ripartirà dalla certezza chiamata Donnarumma. Il portiere del Psg, seppur insidiato da Vicario e da Provedel, dovrebbe essere preferito proprio a questi due per difendere i pali. Inoltre in Nazionale Spalletti troverà Meret allenato già a Napoli che con le sue prodezze ha portato il tecnico a vincere lo Scudetto lo scorso anno.

Difensori

In difesa i 4 prescelti dovrebbero essere: a destra Di Lorenzo, i due centrali Casale, alla sua prima convocazione in Nazionale, e Bastoni con Dimarco a sinistra. Proprio Di Lorenzo è un elemento di spicco del Napoli su cui potrà far riferimento Spalletti. Il terzino destro è un marchio di fabbrica spallettiano. Nel suo Napoli si alzava dalla linea difensiva e a turno andava a giocare dentro al campo nella fase di costruzione dal basso, sempre a 3. Nella difesa a 4 Luciano può trovare interpreti pronti nel blocco interista Bastoni, Acerbi, Dimarco e Darmian. Altri interpreti che potremmo vedere nel ciclo Spalletti sono senza dubbio i terzini Udogie e Spinazzola che insieme a Dimarco potranno sgroppare sulla fascia sinistra.

Centrocampisti

Il centrocampo sarà a tre per dare fisicità, aggressività e soprattutto tecnica, dovremmo trovare Tonali, Barella e magari il ritrovato (in Nazionale) Locatelli a fare il play e ad impostare l’azione. Il doppio play in un centrocampo a 3 può ricalcare quanto visto in questi anni a Napoli. Un regista basso, probabilmente uno tra Locatelli e Ricci che potrebbero interpretare il ruolo di Lobotka. A fianco al regista basso dovrebbero agire due mezzali che per tempi di gioco ed interdizione dovranno inserirsi, dovranno ripartire ma soprattutto concludere; questo ruolo verrà ricoperto a turno da due come Barella, Tonali, Frattesi, Verratti che interpreteranno Zielinski e Anguissa del Napoli.

Attaccanti

Il terzetto offensivo invece, potrebbe regalare qualche sorpresa ma anche qualche grattacapo al mister. Politano e Chiesa dovrebbero essere gli esterni di attacco titolari mentre per il ruolo di punta centrale c’è un posto per tre. Immobile parte favorito ma occhio a Retegui e anche e soprattutto a Scamacca.

Gli esterni che potrà schierare Spalletti saranno molteplici: da Politano a Berardi, da Chiesa a Zaccagni. Senza dimenticare anche Zaniolo che potrebbe interpretare quel ruolo. Insomma tante opportunità. L’esterno destro giocherà un ruolo fondamentale perché dovrà letteralmente calpestare la linea laterale per  permettere a uno dei due terzini di affiancarsi al regista per la costruzione del gioco. Un problema enorme potrebbe essere il centravanti. Purtroppo in Nazionale manca un giocatore con le caratteristiche di Osimhen. Mancio gli lascia in eredità un Retegui acerbo e al suo primo anno in Serie A, uno Scamacca da rivalutare e in cerca di continuità e un Immobile sempre verde ma in finale di carriera. Sempre da Napoli si porterà Raspadori, provato centravanti, trequarti e pure mezzala offensiva, comunque più vicino alla porta possibile, dove ha qualità per essere determinante ma soprattutto per essere il jolly offensivo della squadra a gara in corso.

 

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Fonte foto: Nazionale Italiana di Calcio

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