Roma, Mourinho lancia un altro giovane: è il turno di D’Alessio

Nel match di Europa League di ieri sera José Mourinho ha fatto esordire un altro ragazzo della primavera: Francesco D’Alessio.

Il centrocampista classe 2004 ha fatto il suo esordio assoluto fra i grandi subentrando al posto di Bove, altro ragazzo del vivaio, al 76’ minuto della sfida che la Roma ha vinto per 4 a 0 contro il Servette.

Pur essendo entrato a risultato acquisito, ormai, il ragazzo si è ben espresso nei minuti in campo.

In questa stagione D’Alessio nel campionato primavera ha collezionato 4 presenze e messo a referto 2 assist per i suoi compagni.

D’Alessio è solo l’ultimo dei ragazzi che negli anni di gestione Mourinho hanno fatto il loro esordio con la maglia della Roma fra campionato e coppe europee.

Nella partita di ieri è subentrato anche Riccardo Pagano che, dopo aver fatto il precampionato con i giallorossi, è in pianta stabile in prima squadra, infatti, ha già collezionato 4 presenze in questa stagione di cui 3 in Serie A.

Tra gli altri ci sono Volpato e Missori che questa estate sono stati ceduti al Sassuolo, Tahirovic ceduto anche lui nella sessione estiva all’Ajax così come Faticanti ceduto al Lecce, Afena-Gyan che ora è alla Cremonese e poi altri ragazzi come Pisilli, Keramitis e Jordan Majchrzak.

Il 19enne, ha anche un fratello gemello, Leonardo, che però ha deciso di intraprendere una strada diversa da quella dei colori giallorossi indossando la maglia del Milan.

Il siparietto tra Mourinho e D’Alessio in zona mista:

Dopo averlo preso vicino a sé e averlo abbracciato, José Mourinho dopo il match vinto contro il Servette, ha raccontato un aneddoto di D’Alessio ai microfoni dei canali ufficiali giallorossi (clicca qui per vedere il video dell’intervista): “Un giorno noi, prima dell’inizio delle scuole, ci stavamo allenando e c’era dei bambini fuori da Trigoria che urlavano perché volevano entrare a vedere l’allenamento. Lui mi ha detto che, quando aveva 8-9 anni, stava lì fuori chiedendo di entrare ma nessun allenatore ha mai aperto le porte. Allora, ho aperto le porte per lasciare entrare i bambini. ed erano molto felici. Ora D’Alessio gioca nella Roma, in Europa League, all’Olimpico, davanti a circa 60.000 persone davanti alla sua famiglia. Complimenti“.

Prende la parola D’Alessio:Ricevere gli apprezzamenti da Mourinho è incredibile. Lui è il punto fermo, la leggenda del calcio. Lavorare al suo fianco, sentire i suoi consiglio, è il massimo per chi vuole fare questo lavoro. Se ripenso a quando ero bambino e aspettavo i giocatori fuori Trigoria, avendo il sogno di entrare e ripesando a oggi a giocare davanti a 60.000 persone è incredibile. Non ho ancora realizzato ciò che è successo. Avrò bisogno di tempo per sedermi e parlare con chi mi vuole bene. La dedica è per la mia famiglia, cito soprattutto mio fratello Leonardo. Questo è stato un anno difficile, particolare, lui mi ha insegnato a non mollare e ad andare avanti. Poi, ci sono mamma e papà, che hanno fatto tanti sacrifici da quando sono piccolo. Dietro ogni calciatore, c’è una famiglia che lavora, che chiede i permessi per uscire prima da lavoro. Bisogna sempre avere riconoscenza nei loro confronti“.

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Fonte foto: AS Roma

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