Il caso Tonali legato alle scommesse sta seguendo una procedura accelerata. Dopo aver ammesso le sue scommesse alla Procura federale e alla Procura della Repubblica di Torino, il giocatore del Newcastle è un “reo confesso” e ora si cerca di chiudere la questione il prima possibile. La pressione della UEFA sulla FIGC sta spingendo a velocizzare l’iter.
Tonali ribadisce la sua posizione: mai coinvolto altri
La chiave per chiudere il caso è raggiungere un accordo attraverso un patteggiamento. I legali, questa volta senza la presenza fisica del giocatore, avranno un altro incontro con il procuratore federale Giuseppe Chinè il prossimo lunedì 23 ottobre. L’obiettivo è formalizzare il patteggiamento prima della partita di Champions League del mercoledì successivo tra il Newcastle e il Borussia Dortmund. Ciò permetterebbe di definire le responsabilità di Tonali, i tempi della squalifica e le modalità.
Nella discussione dei termini del patteggiamento, la difesa sottolineerà che Tonali ha collaborato attivamente per far chiarezza sulla sua posizione. Inoltre, il fatto che abbia scommesso su Milan e Brescia è un’aggravante nella determinazione della pena. La collaborazione di Tonali deve essere tale da fornire informazioni alla Procura su circostanze o fatti di cui l’investigatore non era ancora a conoscenza. Durante il suo interrogatorio con Chinè, Tonali avrebbe anche chiarito la sua posizione rispetto alle dichiarazioni di Nicolò Fagioli, affermando che è stato Fagioli a suggerirgli di scommettere e che non ha coinvolto compagni o amici. Non sembra che abbia rivelato nomi di altre persone coinvolte.
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Fonte foto: Direttacalciomercato.com
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