Poteva essere l’occasione per superare il Napoli, sconfitto sciaguratamente dall’Empoli. Poteva essere un’occasione per tornare a sprintare in campionato, dopo la partita persa contro l’Inter. Niente di tutto ciò: l’Atalanta paga le fatiche di Coppa e sbatte contro l’arrembante Udinese di Cioffi. Che a tratti domina, specialmente sul piano fisico, che passa in vantaggio e resta avanti fino a tre minuti dal traguardo. Poi, al minuto 92, la stoccata di Ederson salva Gasperini e strappa un punto insperato.
Udinese-Atalanta, il racconto del match
Dopo la grande vittoria conquistata sul campo del Milan, Cioffi conferma il solito 3-5-1-1 con il terzetto difensivo composto da Bijol, Perez e Ferreira davanti al portiere Silvestri. A centrocampo spazio alla fisicità di Walace, affiancato da Payero e Samardzic. Lungo le fasce agiscono Zemura ed Ebosele, con Pereyra sulla trequarti alle spalle di Success. Sponda Atalanta, Gasperini risponde con un 3-4-1-2 rimaneggiato dagli infortuni. Confermato Carnesecchi tra i pali, retroguardia composta da De Roon, Djimsiti e Kolasinac. A centrocampo, invece, dentro Ederson e Koopmeiners con Hateboer e Bakker a presidio delle fasce. Sulla trequarti spazio a Miranchuk alle spalle di Muriel e Palasic.
La partita inizia su ritmi lenti, con l’Atalanta ingessata e poco convinta nelle giocate. L’Udinese, al contrario, si dimostra fin da subito molto più pimpante, confermandosi squadra in salute, ostica, solida e veloce in ripartenza. Soprattutto grazie alle sortite offensive di Festy Ebosele, la cui rapidità ha creato scompiglio nella retroguardia neroazzurra permettendo ai suoi di distendersi con continuità. Il primo vero turning point della gara, però, arriva al minuto 31: Carnesecchi stende Ferreira e causa il rigore per l’Udinese. Sul dischetto va Success, che prende il palo: si rimane 0-0. Ma non per molto: passano tredici minuti e i bianconeri passano in vantaggio. Parte tutto dalla trasversa colpita da Samardzic, con il pallone che successivamente finisce sui piedi di Walace, bravo a calciare di prima intenzione e fortunato a trovare la deviazione decisiva di Djimsiti.
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Il secondo tempo parte sulla falsariga dei primi 45 minuti, con l’Udinese subito in avanti e con un’Atalanta distratta. Al minuto 48, Hateboer si perde Zemura, che spara su un Carnesecchi attento. Gasperini prova subito a cambiare, togliendo Muriel e Pasalic per buttare nella mischia Scamacca e Lookman. Ma la squadra di Cioffi ha un piglio diverso, spinge, pressa e si fa sentire sfiorando il 2-0 anche al minuto 62, trovando ancora la risposta dell’estremo difensore atalantino, strepitoso su Pereyra. Tre minuti dopo, la Dea avrà la prima vera palla gol della sua partita, ma Lookman non sfrutta il traversone di Bakker e la sfera rotola di poco a lato della porta. L’Atalanta, però, non molla, spinge nel finale e i suoi sforzi vengono insperatamente premiati al minuto 92. Con l’inzuccata di Ederson che trafigge Silvestri e frantuma le speranze di un Udinese esausta.
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