Adelaide United, la casa del talento australiano

L’Australia sta conseguendo un livello calcistico notevole come gran parte dei paesi “asiatici”. Si, perché dal 2005 a questa parte i Socceroos fanno parte dell’Asian Football Federation e gareggia contro le nazionali del continente asiatico. Il calcio moderno ci permette di adocchiare capillarmente squadre o nazionali apparentemente sconosciute e scoprirne tutte le sfaccettature. L’Australia è riuscita a compiere una mezza impresa arrivando agli ottavi di finale dei Mondiali in Qatar uscendo a testa alta contro l’Argentina, poi vincitrice del torneo. Eppure quella nazionale non infuse certezze, non si respirava aria di progresso poiché l’età media era al di sopra dei 28 anni. Nonostante ciò, non possiamo esimerci dal sottolineare il lavoro encomiabile svolto da tutto l’organo calcistico australiano. C’è chi lavora pensando ai risultati e chi si sottrae ad essi per il bene del calcio australiano.

Adelaide, la città più “calcistica” d’Australia

Entrambe le visioni sono concettualmente sbagliate ma se le dovessimo racchiudere verrebbe fuori qualcosa di intrigante, ecco come è nato il successo giovanile dell’Adelaide United. Nonostante rappresenti solo il 7% della popolazione australiana, il 17.3 % dei calciatori U-23 che hanno esordito in A-League provengono dalla città di Adelaide. Questo numero continuerà ad aumentare con la qualità e la quantità di talenti che stanno emergendo grazie ai Reds. Questo club ha una grande peculiarità che pochi altri possiedono, l’attenzione e lo sviluppo del settore giovanile. L’Australia non ha mai avuto calciatori di grandissimo spicco e buona parte dei più talentuosi sono nati in Regno Unito e possiedono doppia cittadinanza.

Il progetto dell’Adelaide United

Ultimamente però l’Adelaide United ha deciso di intraprendere tutt’altra strada e negli ultimi anni ha scovato diversi talenti. Riley McGree grande protagonista del Middlesbrough, Awer Mabil eccellente esterno d’attacco di proprietà del Grasshoppers, il nuovo gioiello del Reims Mohamed Touré ma soprattutto Nestory Irankunda. Quest’ultimo è sicuramente la soddisfazione più grande che i Reds abbiamo mai avuto essendosi trasferito recentemente al Bayern Monaco.

Non solo Irankunda…

L’Adelaide United sta  facendo giocare con regolarità altrettanti giovani promettenti come Luka Jovanovic, Musa Touré, Panashe Madanha, Alexandar Popovic, ma soprattutto Bernardo e Jonny Yull. Tutti questi profili hanno meno di 21 anni e sono ampiamente considerati nelle gerarchie del CT Carl Veart. Gli ultimi 2 sopracitati stanno performando estremamente bene e diversi club europei hanno messo nel mirino i due pupilli australiani. I giovani stanno portando anche risultati poiché l’Adelaide United si trova a -2 dalla vetta presidiata dal Western Sidney, squadra ormai da 10 anni in A-League, anch’essa molto attenta sulla valorizzazione dei propri talenti.

Che questa nuova filosofia sia di buon auspicio per una generazione d’oro del calcio australiano? Presto per dirlo. I Socceroos sperano però di raggiungere un livello invidiabile il più presto possibile e arrivare ai mondiali nel 2026 confermando o addirittura superando i risultati precedenti tramite un amalgama di veterani e astri nascenti.

 

 

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Fonte foto: X Adelaide United

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