I grandi capi della Premier League sono stati sollecitati a fornire chiarimenti in merito alle presunte indagini poco convincenti sul Fair Play Finanziario (FFP). Indagini particolarmente contestate dopo la penalizzazione di 10 punti inflitta all’Everton.
Al momento, i Toffees si trovano al 19º posto in classifica, superando solamente il Burnley per differenza reti, a seguito di una violazione delle regole relative al Profitto e alla Sostenibilità. Regole che pochi seguono davvero, a quanto sembra. Certo, con buona probabilità la squadra riuscirà comunque a centrare la salvezza, ma sia la società che i tifosi ambivano ad altri risultati sportivi.
Il Fair Play Finanziario vale per tutti?
L’Everton contesta fermamente la sanzione, definendola “una penalizzazione sportiva eccessiva e ingiusta”, annunciando la propria intenzione di appellarsi contro questa decisione.In un comunicato fortemente formulato, la squadra di Merseyside ha dichiarato: “Il club seguirà con grande interesse le decisioni prese in qualsiasi altro caso relativo alle regole sulla redditività e la sostenibilità della Premier League”.
Secondo quanto riportato da The Sun, sono state sollevate domande sulla mancanza di indagini nei confronti di Manchester United e Wolverhampton.
A luglio, il Manchester United è stato multato di £257.000 per violazioni “minori” delle normative UEFA tra il 2019 e il 2022. Tre anni prima, il Wolverhampton Wanderers è stato multato di £175.000 per violazioni simili. Ricevere una multa, per squadre di cui il valore patrimoniale è elevato, rende lo sforamento del FFP un semplice prezzo extra da pagare.
Attualmente, non è chiaro se l’apparato legale della Premier League abbia avviato indagini su entrambe le squadre per presunte violazioni delle regole della lega. Anche se sicuramente l’Everton sta spingendo su ciò.
Anche il City e il Chelsea rischiano
Lo scorso febbraio, il Manchester City è stato accusato di aver infranto le regole del fair play finanziario circa 100 volte, presumibilmente nel corso di nove anni tra il 2009 e il 2018. Anche il Chelsea è oggetto di indagine da parte della Premier League e della Football Association per pagamenti segreti effettuati da aziende di proprietà di Roman Abramovich, ex proprietario dei Blues dal 2003 al 2022.
Avvocati ed esperti si chiedono il motivo per cui siano state prese misure contro queste due squadre, mentre non è stata intrapresa alcuna azione contro squadre che hanno violato le normative UEFA. Una commissione indipendente, incaricata di esaminare il caso dell’Everton, ha dichiarato che Richard Masters, dirigente della Premier League, avrebbe indicato che una penalizzazione di sei punti dovrebbe essere il punto di partenza per qualsiasi squadra che violi le regole finanziarie. Penalizzazione mai arrivata a squadre “più importanti”.
La mancata indagine o accusa nei confronti di Manchester United e Wolverhampton, nonostante la loro condanna da parte dell’UEFA, viene considerata “incoerente” in questo contesto dalle Toffees.
Ma probabilmente questa sarà solo la punta dell’iceberg. Un iceberg che sembra proprio essere pronto a schiantarsi contro la legislatura inglese. Chissà se tutte le squadre verranno controllate in egual modo.
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Fonte Foto: Everton X