Coppa Italia, Milan-Cagliari 4-1: rossoneri ai quarti

Se proprio deve esserci un punto di ripartenza, bisogna localizzarlo nella voglia dei giovani diavoli. Pioli si affida a loro per battere il Cagliari e andare avanti in Coppa Italia, e non sbaglia. Il Milan formato ”youth” spartisce fame e agonismo, i perni Jovic e Leao la chiudono, ognuno a modo suo dimostra tanta voglia di dimostrare (ripetizione voluta). Un perentorio 4-1 che permette ai rossoneri di staccare il pass per i quarti di finale di una competizione che, dopo le eliminazioni eccellenti di Inter e Napoli, bisogna quantomeno provare a vincere.

Milan-Cagliari, il racconto del match

Il Milan vuole dare continuità alla sofferta vittoria contro il Sassuolo e vuole farlo con le seconde linee. Pioli, per fronteggiare il Cagliari nell’impegno di Coppa, ridisegna completamente il suo 4-2-3-1: basti pensare che dei titolarissimi giocano solo Calabria, Rejinders e Theo Hernandez. Poi, è rivoluzione: in porta Mirante, al centro della difesa Simic, a sinistra spazio al giovanissimo Alex Jimenez. Al centro chiavi in mano ad Adli, mentre sulla trequarti agiscono, dietro all’unica punta Jovic, Luka Romero, Chukwueze e il 2004 ivoriano Chaka Traorè.

Lato Cagliari, anche Ranieri cambia molto rispetto all’ultima partita pareggiata contro l’Empoli: ben dieci undicesimi di formazione. Scuffet lascia il posto tra i pali a Radunovic, in difesa spazio a Di Pardo e Hatzidiakos sulle corsie con Wieteska e Obert centrali. In mezzo al campo dentro Makoumbou e Deiola, sulla trequarti libertà per Mancosu dietro alle punte Petagna e Luvumbo.

A partire meglio è proprio il Cagliari, che approccia con intraprendenza sfiorando addirittura il vantaggio. Al quarto minuto è però bravo Mirante, con un colpo di reni, a spingere sopra la traversa la testata di Petagna. Il Milan, complice i molti cambi, fatica inizialmente a trovarsi ma, dopo una fase di rodaggio, prende campo, gira il pallone e acquista consapevolezza via vai crescente. All’ottavo minuto arriva il primo squillo, con Jovic che, imbeccato in area da Adli, gira col sinistro trovando però la bella risposta di Radunovic.

Al ventinovesimo, con oramai l’inerzia dalla sua parte, il Diavolo colpisce: Theo Hernandez alza la parabola dalla sinistra, Hatzidiakos non ci arriva, Jovic controlla, sportella e sbatte il pallone in porta. Il serbo conferma lo stato di forma ottimale e dimostra sicurezza in ogni piccolo dettaglio. Ed è ancora lui a spezzare ritmi ed equilibri, al minuto 42, con la doppietta che mette ko il Cagliari. Ma tutto parte di nuovo da un Theo Hernandez in grande spolvero: il 19 brucia il campo e serve il 15, che buca da posizione defilata un Radunovic non perfetto.

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Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: Cagliari imbambolato, Milan all’attacco. E il terzo gol arriva nel segno dei giovanissimi, passando dalla personalità di Jimenez per arrivare sui piedi di Chaka Traorè. Che non fallisce l’appuntamento con la storia, bucando un Radunovic tutt’altro che pulito nell’intervento per il 3-0 che chiude i conti. Con il risultato in cassaforte, Pioli fa ruotare le forze (minuti per Leao, Pulisic e Florenzi, spazio ai giovani Bartesaghi e Zeroli) e la sua squadra controlla le operazioni senza alcun problema fino al novantesimo. I sardi fanno poco, ma al minuto 88 troveranno con orgoglio il gol della bandiera: il tiro di Azzi, deviato da Luvumbo, beffa Mirante. Piccola e ininfluente gioia effimera: al minuto 91 Pulisic serve Leao, che converge sul destro e infligge il colpo finale ai ragazzi di Ranieri. Rossoneri ai quarti con merito.

 

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Fonte foto: X Milan

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