Il caso-Maignan sarà solamente l’ennesimo. L’attenzione mediatica lo dimenticherà fra un paio di giorni. Sarà il prossimo episodio utilizzato come rimando storico, al pari di Boateng e Koulibaly, nella prossima occasione in cui ci ritroveremo a parlare di cori o insulti razzisti negli stadi. Continueremo a rifarci la bocca con gli ennesimi slogan, messaggi promozionali, maglie speciali, striscioni, rossetti.
La Lega Serie A e il sistema calcio faranno la loro bella figura agli occhi dei superficiali, dimenticando in fretta e infischiandosene degli episodi futuri.
Il calcio è lo specchio della società e episodi del genere ci cuciono il vestito perfetto.
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Caso-Maignan: ipocrisia e razzismo di Serie A e di Serie B
Francamente trovarsi a scrivere un articolo del genere è avvilente, frustrante. Di episodi come quello di Maignan i nostri stadi ne sono pieni, come le nostre strade, le nostre piazze, le nostre case. Ribadire l’oscenità di tali eventi dovrebbe essere superfluo ma, a quanto pare, non lo è affatto.
La narrativa delle persone immerse dalla testa ai piedi nel mondo del calcio del tipo “la nostra squadra è multiculturale, siamo pieni di giocatori di colore o est-europei” è onestamente inutile. Una narrativa che non fa altro che sottolineare la divisione di “razza”: avere un organico a maggioranza straniera non ti esenta dalla responsabilità che si ha verso i propri tifosi.
Un’altra situazione spiacevole è inerente al “razzismo di Serie A e di Serie B“. Nell’inefficace sistema italiano di individuare e punire i responsabili, le situazioni più incisive sembrano essere solamente “in favore di calciatori di colore“. I continui insulti e cori inveiti contro i calciatori est-europei non hanno mai avuto il medesimo sgomento mediatico dei “colleghi”.
L’auspicio è che nella curva dell’Udinese, come in qualsiasi angolo di calcio nel mondo, vengano identificati i responsabili e prese le misure necessarie; ma forse, ancora per un’altra volta, ci ritroveremo a dover sottolineare gli stessi argomenti.
Fonte foto: X Lega Serie A