Una partita surreale quella andata in scena in Liga tra Valencia e Real Madrid: all’ultimo secondo l’arbitro fischia la fine della gara mentre Brahim Diaz crossa in area, servendo Bellingham che segna; ma nulla da fine visto il triplice fischio arrivato pochi millesimi di secondo prima. Come se non bastasse, un altro episodio ha fatto discutere e non poco, riguardante l’ennesimo episodio di razzismo avvenuto ai danni di Vinicius. Infatti, un bambino ha urlato nei confronti dell’ala brasiliana la parola “Mono“, che significherebbe scimmia.
Il video:
Ayer pasó esto en el campo del Valencia
Un niño llamando "mono" a Vinicius, y la madre en vez de regañarle se encara con la que graba pic.twitter.com/XGXj4ADsCc
— Gravesen (@GravesenFumado) March 3, 2024
Un fatto grave e da condannare per due ordini di motivi: il primo concernente la ripetitività dell’evento nei confronti, sempre, dello stesso giocatore. Il secondo poiché pronunciato dalla bocca di un bambino che con buone probabilità non è consapevole e influenzato da fattori circostanti.
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È arrivato il momento che vengano presi dei provvedimenti severi, dato che su avvenimenti come questi non è possibile transigere.
Dopo il primo gol, Vinicius ha esultato con un gesto simbolico, ma pregno di significato, ovvero il pugno chiuso verso il cielo. Esattamente come fecero i velocisti afroamericani Tommie Smith e John Carlos sul podio della finale dei 200 metri alle Olimpiadi di Messico ’68. Un chiaro gesto per rivendicare la sua battaglia contro il razzismo. La curva del Valencia non l’ha presa bene intonandogli il coro: “Che stupido che sei“.
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Fonte immagine: X Real Madrid