Lazio, il momento dei biancocelesti: cosa aspettarsi dalla squadra di Sarri

La Lazio di Maurizio Sarri con la sconfitta matura ieri sera all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco, deve dire addio al primo dei tre obiettivi stagionali. Un risultato prevedibile considerando lo status dell’avversario ma che lascia qualche perplessità in merito al rendimento in campo della squadra in questa stagione. Analizziamo insieme il percorso altalenante del biancocelesti.

Champions, Bayern-Lazio 3-0: biancocelesti eliminati

Sarri i numeri in questa stagione

Così come Mourinho in passato alla Roma e come Allegri e Pioli rispettivamente alla Juventus e al Milan, Maurizio Sarri è un uomo che divide fortemente la propria tifoseria: per alcuni rimane il condottiero del popolo biancoceleste, mentre per altri è giunto il momento del #SarriOut, dunque di voltare pagina con l’arrivo di un nuovo tecnico.

Al di là delle prestazioni non totalmente esaltanti nelle ultime gare, la Lazio escluso il percorso in Champions League terminato ieri sera, rimane in lotta per altri due obiettivi stagionali: una finale di Coppa Italia da conquistare dopo aver vinto l’ennesimo derby contro la Roma ai quarti e un piazzamento Champions da agguantare, visto che il nuovo format garantirà alle qualificate delle risorse economiche ricche e vantaggiose che potranno risultare fondamentali sopratutto in ottica di bilancio e mercato.

La Lazio in campionato è ben lontana dal treno Champions sia a livello di punti ma sopratutto a livello di rendimento considerando il gioco proposto dalle pretendenti: i biancocelesti sono attualmente noni in classifica con quaranta punti, a meno undici dal Bologna quarto. L’elemento che più preoccupa il tifoso laziale è l’atteggiamento in campo dei proprio giocatori: zero tiri in porta ieri sera contro il Bayern, un atteggiamento “piatto” come definito da Maurizio Sarri contro la Fiorentina e poche occasioni da gol nel corso dei novanta minuti.

Una Lazio dunque ben lontana dal gioco spumeggiante proposto lo scorso anno. Nonostante le deludenti prestazioni nelle ultime uscite, la Lazio può ancora lottare su due fronti: un quarto posto da riavvicinare e l’obiettivo Coppa Italia che garantirebbe in caso di vittoria un piazzamento sicuro alla prossima Europa League, oggi traguardo non scontato visto la posizione dei biancocelesti, oltre al prestigio per Maurizio Sarri di conquistare il primo trofeo da allenatore della Lazio.

“Oggi c’era il vero Bayern, l’esperienza di quest’anno in Champions è positiva”

Il cammino in questa Champions League della Lazio è stata sicuramente di grande esperienza per il club biancoceleste: un secondo posto conquistato nel girone alle spalle dell’Atletico Madrid, costellato dalle vittorie contro il Celtic e con il Feyenoord, oltre allo storico gol realizzato all’ultimo secondo da Ivan Provedel nella prima giornata contro l’Atletico Madrid. Proprio per questo motivo, Maurizio Sarri non è apparso amareggiato nel post partita della sconfitta contro il Bayern, anche perché mancano diverse partite e ci sono altri due obiettivi da raggiungere:

Fino al secondo gol abbiamo giocato su buoni livelli, stasera era il Bayern vero, ci sta per queste squadre in questa manifestazione, eravamo riusciti a stare bene in gara, abbiamo avuto la chance per segnare. L’1-0 non ci aveva tolto le speranze, il secondo gol ci ha fatto rientrare negli spogliati con la delusione e poca convinzione di poterla rimettere a posto“.

“L’andata? Sì il pensiero c’è stato per non aver segnato di più a Roma, poteva essere un’altra storia però c’è da dire che il divario tecnico c’è“. In Europa sembra esserci un’altro ritmo rispetto al campionato italiano: “Un’altra intensità dipende dal fatto che la qualità degli altri è alta, cambio modulo? Neanche per sogno.Il bilancio è positivo comunque. Tornare in Champions? Siamo ai limiti in campionato, Champions e Coppa Italia bene, ora vediamo di concentrarci sul campionato e provare a risalire“.

Sarri e le parole sul mercato della società

Maurizio Sarri di recente, nel post partita della sconfitta a Firenze contro la Fiorentina, ha espresso la sua posizione proprio in merito al mercato realizzato del club (Lazio unica squadra con zero acquisti a gennaio) e dal fatto che diversi acquisti non vengano scelti personalmente dal diretto interessato bensì dal club.

Mi sembra la società a luglio sia stata chiara su chi faceva il mercato. Se io ti chiedo un giocatore che è A e mi fai scegliere tra C e D… Non è che ho fatto io il mercato. Ma non rientra nei discorsi da fare stasera: abbiamo attenuanti ma non tanti alibi, la prestazione è stata brutta e la piattezza mentale evidente”.

Lotito dopo Fiorentina-Lazio: “Sarri si assuma le sue responsabilità”

Sul fatto che Sarri quest’estate non sarà l’allenatore della Lazio abbiamo poche certezze ma tanti dubbi, anche perché al di là del rendimento del tecnico toscano, il rapporto tra allenatore e patron non sembra più essere così idilliaco come ad inizio percorso. Claudio Lotito al Messaggero, rispose così alle parole di Maurizio Sarri al termine di Fiorentina-Lazio, proprio sul tema mercato: La rosa è forte e competitiva. Sarri si assuma le sue responsabilità invece di trovare sempre alibi. Il mercato non c’entra nulla con la sconfitta contro la Fiorentina e con le altre 9. A fine stagione faremo un bilancio definitivo”

Attacco non brillante e prossimi impegni

Altra nota dolente della stagione della Lazio è il reparto offensivo: gli aquilotti sono addirittura il decimo attacco del campionato (32 gol realizzati), statistica ben lontana dalla Lazio imprevedibile e travolgente in attacco della scorsa stagione che faceva stropicciare gli occhi a tutti gli appassionati. Per rientrare in piena corsa Champions, la Lazio avrà bisogno di fare punti nei prossimi due impegni alla portata, contro Udinese e Frosinone, prima dei due big match contro Juventus e Roma.

Mente lucida e razionalità, la Lazio ha bisogno di ritrovare la calma giusta e il proprio gioco per poter spiccare il volo in questa volata finale, con l’obiettivo di salvare una stagione sicuramente sottotono.

 

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Fonte foto: Imago

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