Il Monza vince una gara piena di emozioni a Marassi: battuto il Genoa di Gilardino grazie al gol di Daniel Maldini dalla panchina. I brianzoli si portano al decimo posto a quota 39 punti, a -1 dalla Lazio e a -5 dalla zona Europa.
Il resoconto di Genoa-Monza
Il primo tempo
Partita subito spettacolare tra Genoa e Monza, sebbene a tinte pressoché biancorosse per quasi tutti i primi 45 minuti. La squadra di Palladino trova subito il vantaggio al minuto 8 con un’azione insistita sulla trequarti mancina del campo. Dany Mota mette una palla tagliata sul palo opposto per l’inserimento di Colpani: il ‘Flaco‘ sponda di testa per il gol dello 0-1 firmato Pessina.
Dopo 10 minuti di orologio il Monza trova il gol del raddoppio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dalla bandierina Colpani scambia corto con Bondo e va al cross trovando Dany Mota. Il portoghese si coordina e in semirovesciata segna uno dei gol più belli dell’intera stagione: 0-2 Monza a Genova.
Il Genoa fa fatica a rispondere alle offensive brianzole, tanto che chiuderà il primo tempo con oltre il 60% di possesso palla ma con 0 tiri nello specchio della porta. Un ispiratissimo Colpani, protagonista già di due assist, sfiora il colpo da 90. Danza sul pallone superando tre uomini del Genoa, se la sistema sul mancino per la conclusione e cacia: il pallone, però, si stampa sui legni della porta difesa da Martínez.
Il secondo tempo
Nella seconda frazione di gioco il Genoa passa ad un 4-3-3 a trazione iper offensiva con l’ingresso in campo di Spence, Vitinha e Malinovskyi per Vogliacco, Strootman e Frendrup. L’ucraino va a comporre un centrocampo a 3 con Badelj e Messias, il laterale di proprietà del Tottenham a fare il terzino sinistro e, infine, l’attaccante portoghese va a occupare il ruolo di ala destra, completando il tridente con Retegui e Gudmundsson.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Malinovskyi sbuca De Winter che tocca, ma Di Gregorio se la ritrova tra le mani e blocca. Tutto fermo, però, per la revisione del tocco di mano sospetto di Pablo Marí. Dopo una revisione al monitor, il direttore di gara assegna il calcio di rigore. Dal dischetto va Gudmundsson che si fa ipnotizzare da Di Gregorio, ma sulla ribattuta ribadisce il gol che accorcia le distanze.
Il Grifone inizia il secondo tempo con tutt’altro piglio rispetto al primo. Sfiora il gol del pareggio con un tiro da fuori di Malinovskyi che impensierisce Di Gregorio soprattutto per le condizioni precarie del terreno da gioco, frustrato dall’incessante pioggia di Genova. Si avventa Badelj ma la retroguardia del Monza chiude in maniera provvidenziale e si rifugia in calcio d’angolo.
Passata l’ora di gioco, Akpa Akpro perde palla sulla pressione di Vitinha che poi parte in progressione. Il 9 portoghese arriva al limite dell’area, sterza sul mancino e calcia a giro: la conclusione si infila alle spalle di Di Gregorio e fa 2-2. Partita semplicemente spettacolare a Marassi, che si dipana nell’equilibrio più totale: un tempo a testa giocato meravigliosamente dal Monza e dal Genoa.
Dopo 10 minuti, però, la squadra di Palladino trova il nuovo vantaggio costruendo con pazienza. Valentín Carboni parte dalla trequarti destra e si appoggia a Đurić convergendo verso il centro del campo. L’ex attaccante del Verona fa la sponda per Maldini, il pallone arriva con un rimpallo a Carboni dentro l’area che calcia e trova l’opposizione di Martínez, ma sulla ribattuta Daniel Maldini ribadisce in porta: 2-3 biancorosso. Il Genoa ci prova fino all’ultimo istante di gara, ma alla fine i brianzoli la spuntano.
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Fonte foto: X Monza