La scelta di Xavi è ormai nota da qualche mese: lascerà il Barcellona al termine della stagione. La ricerca del nuovo allenatore, però, si è rivelata più complicata del previsto, ecco perché Laporta sta insistendo per la permanenza della leggenda blaugrana.
Il futuro in casa Barcellona è caratterizzato da incognite. O meglio, una certezza ci sarebbe anche, l’addio a fine stagione di Xavi, ma Joan Laporta starebbe lavorando per far sì che il tecnico spagnolo cambi idea. La volontà della dirigenza blaugrana è di iniziare la nuova stagione con la leggenda ancora alla guida del club. Una scelta di cuore sì, ma soprattutto dettata da alcuni fattori – interni ed esterni – che rendono difficile la scelta dell’eventuale sostituto. Tutto sarà più chiaro nei prossimi mesi, verso il finale di stagione, ma ora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Chi al posto di Xavi? Il Barcellona si guarda in giro ma non ha tanta scelta
Una missione quasi impossibile. Xavi il 27 gennaio ha annunciato al mondo intero il desiderio di lasciare il Barcellona a giugno. Più volte definito “crudele” e negativo per la sua salute mentale, il lavoro del tecnico spagnolo in Catalogna sembra essere arrivato a un punto di non ritorno. Il suo pensiero in questi mesi non è cambiato, ciò che ha subito una svolta, però, è il cammino dei suoi ragazzi. Il club braugrana, infatti, si trova ora al secondo posto in classifica ne LaLiga – a otto punti di distanza dal Real Madrid capolista – e ai quarti di Champions League, dove affronterà il Paris Saint-Germain in quello che può essere definito uno snodo cruciale della stagione.
Tutto dipenderà dal passaggio del turno nella massima competizione europea dunque? Calma, la dirigenza è consapevole della grandezza dell’avversario, ma allo stesso tempo è convinta che l’eventuale qualificazione in semifinale potrebbe convincere Xavi a rimanere. Detto ciò, il club un tentativo per farlo tornare sui propri passi lo farà comunque. D’altronde è lui la scelta preferita, e parliamoci chiaro, non è che il club abbia troppe alternative. Pep Guardiola, Luis Enrique, Mikel Arteta, sarebbero tutti profili su cui il Barcellona si fionderebbe all’istante se fossero disponibili.
Tocca dunque fare i conti con ciò che il mercato offre: Roberto De Zerbi piace, il pagamento della clausola rescissoria non dovrebbe essere un problema, ma la corte di Liverpool e Bayern Monaco potrebbe convincerlo a scartare l’ipotesi spagnola. Discorso diverso, invece, per Hansi Flick (ne abbiamo parlato qualche mese fa) e Thomas Tuchel. I tecnici tedeschi non prendono quota per diverse ragioni: il primo non conosce bene la lingua spagnola e neppure l’inglese, mentre il modo in cui il secondo si è lasciato dal Bayer Monaco non convince del tutto. Capitolo Xabi Alonso? Chiuso sul nascere, resterà al Bayer Leverkusen.
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Tanti paletti finanziari, un mercato all’insegna della sostenibilità economica
A tutto questo si aggiunge, infine, la disponibilità economica del club blaugrana. A febbraio, la Liga ha ulteriormente ridotto il limite salariale consentito al Barça – che viene calcolato in base alle entrate di un club -, passando dai 648 milioni di euro dello scorso anno a una nuova cifra di 204 milioni di euro. Il costo reale della squadra del Barcellona per il 2023-24 – il totale degli stipendi e degli ammortamenti dei trasferimenti – è ufficialmente stimato a 492 milioni di euro, riporta il The Athletic. La scelta del nuovo allenatore, dunque, sarà all’insegna della sostenibilità finanziaria: il portafoglio del Barcellona non è così profondo, ecco perché continuare con Xavi risolverebbe diversi problemi.
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Fonte foto: X Barcellona