I problemi della Lazio non si limitano a una stagione fin qui deludente: la situazione contrattuale di Zaccagni rischia di diventare una patata bollente impossibile da gestire, a queste condizioni il rinnovo è impossibile.
Dopo la sconfitta rimediata nel derby, la Lazio punta a chiudere la stagione sperando di centrare l’obiettivo minimo: un piazzamento in Europa. Tudor è appena arrivato sulla panchina biancoceleste e ha già potuto provare sulla sua pelle l’altalena di emozioni a cui sono stati abituati i tifosi biancocelesti nel corso di quest’annata. Certo, il tecnico ex Marsiglia ha le capacità per risollevare la squadra, ma il tempo a disposizione è poco, e con la fine della stagione così vicina – mancano 7 giornate – le speranze di svoltare un anno complicato sono davvero minime. Un anno in cui la Lazio ha visto crollare le certezze che l’avevano condotta al secondo posto in Serie A. Da Immobile a Zaccagni, sono diversi i nomi che hanno floppato.

Mattia Zaccagni, numeri da incubo e malumori
Se dobbiamo proprio dare un volto alla stagione delle Aquile viene quasi automatico pensare a Zaccagni. Solo quattro gol e un assist in Serie A. L’azzurro è irriconoscibile, e i numeri stagionali ne testimoniano l’involuzione rispetto alla passata stagione, chiusa con 7 assist e la doppia cifra in campionato. Acciacchi fisici, squadra non al top, malumori? Sono tante, potenzialmente, le ragioni che possono nascondersi dietro a un anno “no”. Tra tutti questi motivi, però, spicca la stizza dell’attaccante biancoceleste verso una situazione contrattuale che al giorno d’oggi non dà certezze. Non è un segreto.
Il classe ’95 ha il contratto in scadenza con la Lazio nel 2025, ma il rinnovo, al momento, non è un tema caldo per il patron biancoceleste. Sull’argomento è uscito allo scoperto l’agente dell’azzurro, Mario Giuffrida: “Sono quaranta giorni che non sento nessuno della Lazio. Non so se Lotito ha altro da fare, ma evidentemente il rinnovo del mio assistito non è la sua priorità, altrimenti il tempo per sistemare il problema lo troverebbe. In estate ci guarderemo intorno. Anche perché valutando l’ultima proposta che ci hanno fatto, siamo lontani dalla chiusura“. Le dichiarazioni non lasciano spazio a fraintendimenti, il malumore è evidente e se non cambierà qualcosa nei prossimi mesi l’epilogo è uno solo: sarà addio con la Lazio.
Il rinnovo è lontano: dove potrebbe tornare a splendere?
Lotito deve prendere una decisione: puntare ancora sull’ex Verona o metterlo in vendita in estate? Il caso Felipe Anderson, ormai promesso sposo della Juventus, deve avere insegnato qualcosa. Se non sarà rinnovo a giugno, il rischio di perdere Zaccagni a zero si alza, e non di poco. Attualmente percepisce 2 milioni di euro, uno stipendio non in linea con l’importanza di uno dei protagonisti della cavalcata Champions dell’anno scorso. Ecco, quindi, giustificata la richiesta di 4 milioni per prolungare il contratto – diventerebbe il più pagato -.
Sullo sfondo resta l’ipotesi di una cessione estiva, anche perché Zaccagni ha mercato e farebbe comodo a diverse società in Serie A. La Juventus sta virando verso il 4-3-3 per la prossima stagione e potrebbe pensare all’azzurro per un ruolo da comprimario come nel caso di Felipe Anderson, ma le ipotesi non si limitano solo ai bianconeri. Sono tante le squadre in cui Mattia tornerebbe a splendere: la Fiorentina, considerato il probabile addio di Nico Gonzalez in estate, troverebbe nel 28enne un profilo perfetto e più sostenibile economicamente. Stesso discorso anche per il Bologna, che a differenza della Viola, se centrata la qualificazione in Champions, avrà necessariamente bisogno di rinforzi esperti per l’inedita campagna europea.
Insomma, è impossibile prevedere un solo epilogo in questa storia. La Lazio prende tempo, ma ne è rimasto poco a disposizione. Zaccagni il suo messaggio l’ha mandato: non aspetterà in eterno Lotito.
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Fonte foto: X Lazio