Salernitana, retrocessione e stagione disastrosa: ora i granata rischiano l’ennesimo record negativo

Con la sconfitta di venerdì allo Stirpe di Frosinone, è arrivato il secondo verdetto aritmetico di questa Serie A dopo l’Inter campione d’Italia: la Salernitana è la prima retrocessa di questo campionato.

Era nell’aria già da diverse settimane e venerdì scorso è arrivato anche il riscontro aritmetico: la Salernitana è la prima squadra retrocessa di questo campionato di Serie A. Un verdetto frutto di prestazioni negative, causata da scelte di mercato non propriamente adeguate per l’obiettivo prefissato ad inizio stagione e una panchina in continuo movimento con addirittura quattro allenatori diversi. Quattro allenatori come quattro le giornate rimaste alla squadra di Stefano Colantuono per cercare di evitare altri record negativi che renderebbe storica (e da dimenticare) questa annata da incubo dei campani.

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Stefano Colantuono, il quarto e ultimo allenatore di questa stagione della Salernitana (account X US Salernitana) direttacalciomercato.com

La stagione da incubo della Salernitana: retrocessione frutto di un mercato non riuscito

Sul banco degli imputati nel valutare questa complicata situazione della Salernitana, ci finisce anche il mercato. A gennaio Walter Sabatini, ha chiuso diverse operazioni importanti per prestigio e sotto il piano economico, portando a Salerno rinforzi con un bagaglio professionale importante, come Kostas Manolas e Jerome Boateng, affiancandoli a colpi più esotici e interessanti come l’israeliano Shon Weissman dal Granada o come il greco Pasalidis. Acquisti che però non hanno avuto gli stessi esiti delle campagna acquisti del gennaio di due stagioni fa, dove Walter Sabatini insieme a Davide Nicola, confezionarono una memorabile salvezza entrata nella storia del club e del calcio italiano.

Mercato insoddisfacente che rimane coerente con la grande confusione creata in questa stagione sulla panchina. Prima Paulo Sousa, poi Filippo Inzaghi, la breve parentesi di Fabio Liverani e infine Stefano Colantuono: troppi cambi che hanno messo a repentaglio serenità e compattezza dell’ambiente granata, costretto adesso a dimenticare questa terribile stagione. L’obiettivo adesso, sarà cercare di gettare immediatamente delle basi solide per riportare la piazza di Salerno nel palcoscenico più bello del panorama nazionale. Un peccato perché le ambizioni ad inizio stagioni erano decisamente diverse e anche il giudizio degli avversari, come quello di José Mourinho all’epoca allenatore della Roma e avversario dei granata nella prima giornata di campionato, erano di gran lunga diverse. “La Salernitana è una squadra che ha il potenziale di arrivare in Europa”, queste le dichiarazioni dello Special One dello scorso 19 agosto: aspettative che hanno avuto un risvolto ben lontano dalla realtà dei fatti.

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Walter Sabatini a colloquio prima della sfida di gennaio contro il Genoa (account X US Salernitana) direttacalciomercato.com

Le parole di Walter Sabatini e di Stefano Colantuono dopo la sconfitta di Frosinone

Al termine della sconfitta per 3-0 contro il Frosinone di venerdì, che ha sancito l’amaro verdetto della retrocessione in Serie B, il Direttore Generale Walter Sabatini ha commentato l’esito sul proprio profilo Instagram. “Già ieri sera, con il maturare del risultato a Frosinone, un dolore lancinante si è fatto strada dentro di me e oggi si ripropone puntuale, condiviso certamente con il popolo salernitano anche se oggi sta declinando in qualcosa se possibile peggiore. Un sentimento di implacabile vergogna e senso di colpa. Maledico gli incidenti che mi hanno tenuto lontano da Salerno dove avrei potuto e dovuto accompagnare calciatori e allenatori in questo terribile percorso. Salerno però ripartirà in virtù dell’impatto emotivo che i salernitani sapranno creare per sostenere la squadra che sarà”.

Anche Stefano Colantuono ha commentato la retrocessione del club granata al termine della gara di Frosinone. “Con tutto il rispetto per il Frosinone, che è una squadra simpatica e che stimo, onestamente non ho visto tutta questa differenza. Il calcio è strano, qualche episodio un po’ strano c’è stato. Volevamo rimandare l’aritmetica, non ci eravamo illusi, era solo questione di tempo ma oggi non meritavamo questo scarto. Adesso bisogna finire il campionato, ma la società sta già pensando al futuro al di là della retrocessione di oggi. Stiamo già programmando, la società è importante, così come la tifoseria: loro non sono retrocessi perché sono stati encomiabili fino alla fine”. 

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Una stagione da concludere con dignità: i granata devono evitare alcuni record negativi

Il campionato 2023/24 rischia di passare agli annali come il peggiore dell’intera storia granata ma non solo. Partiamo dai dati di questa stagione: si 15 punti raccolti, la retroguardia granata ha subito 73 gol. È di gran lunga la peggior difesa di questa Serie A. I gol fatti ammontano da appena 26 con una differenza reti di -47 e le sconfitte sono, al momento, 23.

Il record negativo di punti in Serie A appartiene al Pescara di Oddo/Zeman del 2016/17. I biancazzurri con 18 punti (di cui 3 a tavolino) sono la peggior squadra in massima serie nell’era dei tre punti e con un campionato a 20 squadre. La Salernitana ha appena 15 punti all’attivo e, se non dovessero arrivare punti nelle prossime gare, farebbe peggio degli abruzzesi. Nell’organico granata attuale figurano tre giocatori che erano in quella rosa dei delfini: si tratta di Vincenzo Fiorillo, Grigoris Kastanos e Norbert Gyomber (poi ceduto a gennaio in questa stagione in Russia al Terek Grozny).

Mancando quattro gare, la Salernitana quantomeno non potrebbe fare peggio del Benevento 2017/18 sul piano del numero di sconfitte complessive (29 su 38), al momento è ferma a 23, se perdesse tutte le prossime arriverebbe a 27. Una stagione alquanto disastrosa della Salernitana che ha come ultimo obiettivo quello di onorare queste ultime quattro partite di Serie A cercando di non peggiorare lo score con il raggiungimento di traguardi che entrerebbero nella storia, ma in negativo.

 

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Fonte foto: account X US Salernitana

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