Il futuro di Massimiliano Allegri è un’incognita: la fine del rapporto con la Juventus può determinare i prossimi step nella carriera del tecnico livornese. Ancora una pausa o un nuovo inizio in Arabia Saudita, al momento tutto è possibile.
Prendersi un momento di pausa o ripartire fin da subito in un’altra squadra? Il futuro di Allegri, a poche settimane dall’esonero dalla Juventus, è tutt’altro che definito. Il comunicato della Signora ha terminato con anticipo il secondo capitolo del tecnico livornese sulla panchina bianconera, ma non è ancora arrivato il momento di dare per chiuso definitivamente il rapporto. Nessun passo indietro – ovviamente -, parliamo solo di quel che potranno essere in futuro i contatti tra Max e il club. La domanda che ha incuriosito i tifosi della Juventus in questa prima settimana di divorzio è una sola, o meglio più di una: si raggiungerà un’intesa sulla buonuscita del tecnico, il club riuscirà a licenziare Allegri per “cattiva condotta” oppure si finirà in tribunale? Al momento ogni scenario è probabile. Tutto, però, potrebbe diventare più chiaro nel momento in cui l’ex allenatore della Juventus scioglierà le riserve sul suo futuro.
Juventus, il bilancio di fine stagione: da chi e da cosa ripartire
L’epilogo con la Juventus può definire il futuro di Allegri
Se Max dovesse decidere di tornare ad allenare subito, allora l’ipotesi buonuscita avrebbe senso: in questo modo non rinuncerebbe a parte dello stipendio e il club risparmierebbe qualcosa. Diverso, invece, è il discorso in caso di anno sabbatico, e rinunciare a 7 milioni netti non avrebbe alcun senso. Per finire, sullo sfondo resta concreta l’ipotesi licenziamento per giusta causa con conseguente braccio di ferro in tribunale, un epilogo triste dopo otto anni di matrimonio. Insomma, sbilanciarsi sul futuro di Allegri in questo momento è praticamente impossibile, l’esonero fresco fresco non permette di fare ragionamenti a lungo termine, ma una cosa è certa e inciderà sicuramente sulle scelte dell’allenatore: l’aspetto economico potrebbe prevalere sulla voglia di campo. Almeno al momento.
“La possibilità di vedere Allegri fuori dall’Italia c’è, tra Inghilterra e Germania, ma ora è ancora presto. Lui ha raggiunto gli obiettivi che gli avevano fissato, qualificazione in Champions e Coppa Italia, ha portato a casa la coppa”. La dichiarazione dell’amico Giovanni Galeone suona più come marchetta che come vero indizio sulla prossima destinazione del tecnico. Allegri si deve creare mercato, anche perché, nonostante la recente vittoria in Coppa Italia, con il suo addio alla Juventus si porta dietro più punti di domanda che certezze. In questo ultimo triennio in bianconero si è dimostrato un ottimo allenatore nella gestione delle questioni extracampo. Nessuno sarebbe riuscito a tenere su la baracca come lui, ma nel calcio contano anche i risultati, stili di gioco all’avanguardia e valorizzazione dei giocatori. E se dovessimo considerare questi aspetti, allora Max sarebbe da rimandare a settembre.
Aggiornarsi per poi ripartire, l’Arabia Saudita non può convincere
Il pragmatismo dell’ex tecnico bianconero si è scontrato con il concetto sempre odiato del “bel gioco”, un idealismo che è finito per interrompere la sua crescita. Allegri è rimasto fermo ai suoi anni di gloria, non si è evoluto, ha preferito piuttosto soccorrere la sua Signora con ciò che conosceva meglio, un’idea di gioco “passata” che necessità di essere rinnovata. I due anni di pausa non sono serviti all’ex Milan, e ora, a tre anni di distanza dall’inizio del secondo capitolo bianconero, è tempo di bilanci – personali -. Max ha bisogno di una pausa per rivedere un’idea di calcio che ormai è diventata obsoleta. L’intelligenza tattica lo ha sempre aiutato e lo assisterà in questo “percorso”, rimettersi in gioco non sarà dunque un problema. Sullo sfondo, però, l’ipotesi Arabia Saudita potrebbe indurre il tecnico livornese a scartare questa opzione per buttarsi in una nuova avventura nel deserto. Nulla di più sbagliato, in questo momento della sua carriera i soldi non devono contare.
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Fonte foto: IMAGO
