Torna DCM Express, il format di DirettaCalcioMercato che dà voce ai calciatori italiani sparsi in giro per il mondo. Oggi è il turno di Lorenzo Tozzo, difensore del Digenis Akritas Morfou, squadra della seconda divisione cipriota con sede nella capitale, Nicosia.
Protagonista di questa nuova puntata di DCM Express è Lorenzo Tozzo, difensore classe 2002 nativo di Soave (Verona). Dopo essere cresciuto nell’importante settore giovanile dell’Hellas Verona, Lorenzo ha giocato anche in Serie D indossando le maglie di Este e Lanusei per citarne alcune, prima del cambio radicale assaporando la cultura ellenica. Nel luglio 2022 si trasferisce in Grecia al Kastoria, per poi arrivare a gennaio 2024 dove approda a Cipro firmando un contratto con il Digenis Akritas Morfou, squadra del secondo livello cipriota. Nel diario di bordo realizzato in prima persona, Lorenzo Tozzo ci porta in giro per Nicosia facendoci conoscere quella che è la cultura cipriota oltre a presentarci le strutture del club.

La storia del Digenis Akritas Morfou
Il Digenis è una squadra polisportiva della città di Morfou (in turco riconosciuta come Güzelyurt, comune che oggi appartiene de facto alla Repubblica Turca di Cipro del Nord), e a seguito dell’invasione turca del 1974, ha trasferito le propria sede nella capitale Nicosia. La Polisportiva fu fondata il 23 aprile 1931 e conta al suo interno una sezione calcio, una di pallacanestro e una di danza. Prende il proprio nome dall’eroe epico medioevale Digenis Akritas (il più noto poema epico della letteratura di epoca bizantina), raffigurato anche nell’emblema della società.
La squadra calcistica ottenne si iscrisse alla Federazione calcistica di Cipro nel 1968, conquistando la promozione in prima divisione nel 1970, affacciandosi poi alla Coppa UEFA nellla stagione 1971/72, venendo eliminato ai trentaduesimi di finale dal Milan di Nereo Rocco (7-0 in aggregate).
L’opportunità di giocare a Cipro: tra campo e cultura
Giocare all’estero per qualsiasi atleta è un’opportunità importante per arricchire il proprio bagaglio culturale e professionale. Dopo l’esperienza in Grecia, Lorenzo Tozzo ha avuto l’occasione di confrontarsi in un’altra realtà calcistica, quella cipriota. “Quando ero qui in Italia sono stato inizialmente contattato da un’agenzia greca e mi ha fatto un invito per giocare in una squadra professionistica a Cipro, proponendomi il Digenis. Dopo aver visto la squadra e dopo aver parlato con il presidente e mister ho accettato l’offerta: è stata una trattativa molto veloce, dettata dal fatto che lo scorso anno giocavo in Grecia, e questo è stato il collegamento principale. A Cipro mi sto trovando molto bene, una cultura molto simile a quella greca”.
“Quando raggiungi il calcio professionistico secondo me è abbastanza uguale ovunque: il livello qui è alto e giochi in ottimi stadi. Qui ho trovato un bel ambiente, persone e staff molto calorose. Ho avuto la fortuna di giocare in una squadra storica qui a Cipro, una squadra che ha giocato molti anni fa anche contro il Milan. Qui ho giocato nel secondo stadio più grande della città, il Makario Stadium, una struttura da circa 16.000 posti e di conseguenza ho respirato una bella atmosfera calcistica”.
Il calcio a Cipro e il rapporto con i compagni
“Le strutture qui a Cipro sono ottime, sia i campi che l’area palestra. Essendo cresciuto in un settore giovanile come il Verona che ha delle strutture di un determinato livello, posso dire che anche qui c’è un ottimo livello. Io mi trovo nella parte di Cipro in cui il mare non è proprio vicino: sono nella capitale Nicosia, dunque per andare al mare devo fare una trentina di minuti con la macchina. Forse la mia è una delle poche squadra che non si affaccia direttamente sul mare, a differenza delle squadre delle città di Larnaca e di Limassol”.
“Nicosia invece è una città molto viva, estremamente pulita e ordinata ed è una città dove il livello di vita in generale è ottimo. Cipro e la Grecia si assomigliano molto sotto diversi punti di vista: le case sono molto simili, come anche la vivacità delle persone. Anche a Cipro si parla greco e l’esperienza precedente in Grecia mi è servita molto anche da un punto di vista della comunicazione che mi ha permesso di inserirmi in maniera più rapida in questo contesto. Ho trovato uno spogliatoio fantastico, molto stimolante e ci sono compagni che hanno fatto categorie importanti, oltre al fatto che ci sono giocatori come Rahis Nabi che giocano per la propria nazionale, in questo caso in quella del Pakistan”.
“C’è un altro italiano che gioca qui a Cipro, Franco Tongya: non ho avuto personalmente modo di sentirlo, l’ho affrontato ai tempi del Verona contro la Juventus. Adesso lui gioca all’AEK Larnaca e vedo che sta facendo molto bene e che sta facendo tanti gol in una piazza importante. Il campionato cipriota può essere un ottimo trampolino di lancio, perché se fai bene ti la possibilità di farti notare da qualche altro club importante di qualche altro paese e inoltre ti dà la possibilità di giocare le partite di qualificazione alla Conference League, o anche all’Europa League e alla Champions, e quindi queste sono sempre ottime vetrine per farsi vedere dalle squadre del calcio più importante”.
Gli anni in Italia di Tozzo nel settore giovanile del Verona
Lorenzo Tozzo è cresciuto sia umanamente che e a livello professionale nel settore giovanile dell’Hellas Verona. Un settore importante che gli ha permesso di confrontarsi con avversari già ben formati oltre a stringere degli ottimi rapporti con alcuni compagni, adesso diventati amici a distanza, come Destiny Udogie ora in forza al Tottenham.
“Tra i miei ex compagni di squadra è diventato un mio caro amico Destiny Udogie, ci sentiamo con grande frequenza e siamo rimasti in ottimi rapporti. Lui è quello che ha fatto più successo tra tutti i miei ex compagni e tra le persone che ho condiviso il campo tra le giovanili. Ho condiviso il campo anche con Sebastiano Esposito, Diego Coppola, Filippo Terracciano e Riccardo Calafiori. Diciamo che ho fatto parte di un’annata che sfornato dei bei talenti”.
”Il compagno più forte che ho avuto è sicuramente Udogie, mentre l’avversario che mi ha più impressionato è Amad Diallo Traoré del Manchester United, dove all’epoca lo affrontavo all’Atalanta e devo dire che tecnicamente è qualcosa di fenomenale, faceva una differenza abissale durante le partite. Ogni volta che giocavamo contro l’Atalanta o contro l’Inter, avevamo o Diallo che ti faceva letteralmente impazzire con una marea di finte, rapido e con una tecnica assurda oppure Esposito che segnava sempre in qualche modo”.
“Del Verona ho dei bellissimi ricordi, li ho passato gran parte della mia adolescenza. Ho fatto cinque anni lì e posso dire che è una squadra super organizzata. Abbiamo fatto dei bei campionati arrivando anche terzi e quarti considerando le squadra attrezzate presenti. Dell’Hellas mi manca tutto l’ambiente intorno, ho fatto tante volte il raccattapalle al Bentegodi per la Serie A dove ho avuto la fortuna di vedere da vicino dei campioni come Pogba. Quando sei un ragazzino e vedere campioni di quel calibro lì a pochi metri sono esperienze impagabili. Quando diventi grande puoi solo ringraziare di aver fatto parte di un gruppo e di una società importante e sono cose che ti porterai dentro per sempre”.
Le passioni e gli idoli di Lorenzo Tozzo
“Dire che non ho altre passioni sarebbe un po’ una bugia, perché solitamente in off-season io faccio MMA, sport da combattimento. Dopo che sei concentrato sette giorni su sette, questo è un modo mio di scaricare e di fare qualcosa anche di diverso e serve anche per ripartire ancora più carico per la stagione successiva. Un’altra passione è la moda: sono stato contatto da diverse agenzie e negozi per degli shooting, ho collaborato anche con influencer ciprioti e questo mi è servito anche per integrarmi ulteriormente con la gente del posto”.
“Un calciatore che mi ispira molto e che potrei rispecchiare di più nelle sue caratteristiche è Giorgio Chiellini. Non essendo un difensore tecnico e che imposta, non posso che ispirarmi al caro Giorgione: penso che sia un giocatore straordinario, fisico, che ha fatto la storia della nostra Nazionale e con il suo modo ruvido di giocare ha tenuto al sicuro la porta dell’Italia e non solo per molti anni”.
Gli obiettivi e i piani per il futuro
Un ragazzo estremamente determinato e consapevole dei mezzi a disposizione. Lorenzo Tozzo è soddisfatto di quanto collezionato fino adesso in carriera. Ogni momento, ogni singola esperienza è stata fondamentale nella crescita professionale e umana: un ragazzo dedito al lavoro, estremamente versatile nelle passioni e con un focus sugli obiettivi da raggiungere ben centrato ed estremamente chiaro.
“Con la mia agenzia abbiamo fatto un classico piano di attacco e l’obiettivo è quello di raggiungere la massima categoria cipriota. Una volta raggiunto questo obiettivo dopo farò eventualmente un altro step in Italia, tornando alla base in qualche società importante. Qui a Cipro ho avuto buoni feedback, ho fatto delle ottime partite e in generale la squadra ha fatto un campionato importante. Per raggiungere l’obiettivo uno cerca di allenarsi e fare il meglio che può e dopo se sono rose fioriranno”.
Il sogno nel cassetto
“Il mio sogno nel cassetto sarebbe riuscire un giorno ad indossare la maglia della nazionale, è un desiderio che ho sin da piccolo. Con i miei compagni faccio sempre l’esempio di Federico Gatti e di altri giocatori che dopo un importante trafila anche in serie minori sono arrivati anche se un po’ tardi, ad indossare la maglia della propria Nazionale. Io penso che ciascuno di noi debba avere un sogno e deve cercare di perseguirlo nel miglior modo possibile e questo sarebbe il mio obiettivo finale, sarebbe una soddisfazione più che immensa.
Io sono una persona che crede molto nel destino, e ogni situazione che ti si presenta è un modo per migliorare e crescere. Ogni atleta di alto livello ha avuto delle difficoltà da superare, ha avuto dei momenti no: io a mia volte ne ho avute tante di queste situazioni, però mi hanno permesso di essere la persona che sono adesso, mi hanno fatto fare esperienze oltre farmi crescere. Quindi ad oggi non ho alcun tipo di rimpianto, se non che voglio cercare di lavorare il più possibile nel breve”.
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Fonte foto: account Instagram Lorenzo Tozzo