L’infinita rosa del Chelsea: sono 38 i giocatori a disposizione di Maresca

È inusuale il 22 agosto vedere una rosa di calcio composta da 38 giocatori. Eppure il Chelsea è riuscito nell’impresa di farlo accadere.

Da quando Roman Abramovič non è più il proprietario del Chelsea, gli acquisti in casa Blues si sono triplicati. Todd Boehly non conosce limiti. Lo sa molto bene Maresca che ha a disposizione potenzialmente ben 38 giocatori. Il tecnico italiano ha risposto cosi ad una domanda di un giornalista, in cui gli è stato chiesto cosa ne pensasse dei troppi giocatori sotto contratto: “Questo non è un mio problema, non è compito mio. Possono avere contratti da 20 anni, non mi interessa. Sono qui solo per prendere le decisioni giuste per la squadra. Ripeto ancora. Non sto lavorando con 42 giocatori. Sto lavorando con 21 giocatori. La sessione di oggi era con 20 giocatori, ieri con 21. Gli altri 15-20 si stanno allenando separatamente. Non li vedo. Non è un pasticcio come sembra da fuori. Assolutamente no”.

Il mercato è quasi agli sgoccioli, nonostante ciò la dirigenza londinese ha ancora molto lavoro da fare. Tra i 38 calciatori presenti in rosa, 12 sono degli esuberi o giocatori pronti a partire in prestito. Tra gli esuberi troviamo i nomi di Lukaku, Kepa, Chalobah, Sterling, Chilwell e David Datro Fofana. Mentre i calciatori che dovrebbero partire in prestito sono Chukwuemeka, Ângelo, Kellyman, Washington, Casadei e Renato Veiga. Nel caso in cui il Chelsea dovesse riuscire a trovare una sistemazione per tutti i giocatori appena citati, i gli elementi in rosa diminuirebbero a 26.

Come giocherà il Chelsea di Maresca?

Nell’esordio stagionale contro il Manchester City, Maresca ha optato per un 4-2-3-1: Sánchez; Gusto, Fofana, Colwill, Cucurella; Caicédo, Lavia; Palmer, Enzo Fernández, Nkunku; Jackson. La stagione è lunghissima, le partite sono tantissime e le cose possono cambiare, proprio per questi motivi sarà difficile ipotizzare l’undici titolare di Maresca, visti i numerosi giocatori a disposizione, soprattutto in attacco. Con l’arrivo di João Félix, il tecnico italiano avrà un’alternativa di livello in più sulla trequarti, oltre a Pedro Neto, Madueke e Mudryk. Come se non bastasse, i Blues potrebbero anche affondare il colpo Osimhen, in uscita dal Napoli e ancora in cerca di una sistemazione. Nel caso in cui il nigeriano approdasse a Stamford Bridge, non è da escludere la partenza in prestito di Marc Guiu, arrivato quest’estate dal Barcellona per 6 milioni di euro.

Per tornare a competere ad alti livelli servono organizzazione e competenza, il canovaccio di Todd Boehly sembra però seguire un’altra strada, quella della quantità. Le qualità dei giocatori arrivati al Chelsea non si discute, ma il quantitativo sì. Troppi calciatori, soprattutto i giovani, rischiano di “perdersi” non sentendosi importanti nel progetto e non venendo valorizzati, come affermato anche da Jamie Carragher: “Se fossi ancora un calciatore, l’unico motivo che mi porterebbe a firmare al Chelsea è il contratto di 7 anni che porta tanti soldi, non il progetto. Sono soldi garantiti. Ai giovani dico ‘Valorizzatevi come giocatori’, firmate un contratto quadriennale e quando rinnoverete lo stipendio aumenterà comunque”.

Tutti i problemi citati precedentemente, rallenterebbero il loro percorso di crescita, ma anche quello del club che vedrebbe vanificati quasi tutti gli investimenti fatti finora. A differenza di quanto fatto da Pochettino, escludendo il lavoro svolto con Cole Palmer, Maresca dovrà essere bravo a dare continuità ad un undici titolare, cercando di valorizzarlo al meglio per provare a portare un po’ di stabilità in casa Chelsea.

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