Tra gli obiettivi del Bologna non c’è la Champions League, questo è chiaro. I rossoblù vogliono godersi al massimo l’esperienza europea, con la consapevolezza che quella di quest’anno è un occasione unica. Alla guida dei felsinei c’è ora l’ex Fiorentina Vincenzo Italiano.
Sulla cartina geografica del grande calcio, quest’anno, compare anche Bologna. I rossoblù accoglieranno al Dall’Ara le stelle della Champions League e coroneranno, comunque vada, un percorso di crescita affascinante. L’addio di Thiago Motta, architetto dei sogni felsinei, ha però fin da subito lasciato strascichi: la squadra ha perso i suoi pezzi pregiati e si è chiaramente indebolita, almeno sulla carta. Dallinga non vale Zirkzee, Casale non vale Calafiori, per intenderci. E non tutti gli acquisti siglati fin’ora, per quanto potenzialmente interessanti, non valgono ancora determinati palcoscenici. All’orizzonte sembra dunque esserci un (calcolato) anno di transizione: ripetere l’exploit è utopia. La palla però è tonda. Tocca ad Italiano, adesso: il tecnico ex Fiorentina è chiamato non solo ad onorare quello che probabilmente è il compito più difficile del campionato, ma anche a dimostrare maturità e versatilità nelle scelte di campo. Il suo Bologna promette un calcio intenso e aggressivo; caratteristiche apprezzabili se controbilanciate da disciplina e letture attente. Questa è la strada per crescere.

In difesa si doveva fare meglio, rinforzato il centrocampo
Partendo dalle retrovie è giusto sottolineare come il Bologna dovesse e potesse fare meglio. Se in porta giustamente non è cambiato nulla confermando dunque due protagonisti della scorsa stagione come Skorupski e Ravaglia, negli altri ruoli della retroguardia il duo Sartori-Di Vaio poteva operare decisamente meglio. Sulla corsia di destra è ottimo l’arrivo di Emil Holm dallo Spezia, acquistato per 7 milioni di euro. Lo svedese si giocherà il posto con Stephan Posch, in calo nella scorsa stagione, offrendo anche ad Italiano un laterale di difesa con caratteristiche molto diverse dall’austriaco. Buonissimo anche il colpo Juan Miranda a zero: lo spagnolo, vincitore protagonista dei Giochi Olimpici con la sua Spagna nell’ultima edizione parigina, è stato cercato in passato da diversi club importanti, compreso il Milan, ma la dirigenza felsinea, agendo sottotraccia, si è aggiudicata il classe ‘oo. Lo spagnolo prende il posto di Victor Kristiansen, terzino danese che il Bologna ha deciso di non riscattare dal Leicester visto le cifre elevate (15 milioni di euro) e le prestazioni tutt’altro che convincenti del ragazzo ex Copenaghen. Ciò su cui il club rossoblù doveva lavorare meglio, però, è il ruolo del centrale di difesa, nonché sostituto di Riccardo Calafiori. Il neo acquisto dell’Arsenal è stato sostituito da Nicolò Casale, ma solo dopo aver effettuato tentativi per tanti altri giocatori: Hummels e Logan Costa su tutti. Buon rinforzo invece Martin Erlic che prende il posto dello svincolato Adam Soumaoro. Il croato, che in passato ha già lavorato con Italiano allo Spezia, arriva per una cifra vicina ai 7 milioni di euro. Diverso il discorso per il centrocampo invece, dove i rossoblù sono stati pressoché inoperosi. In mezzo non è uscito nessuno, in compenso è entrato un buon giocatore come Tommaso Pobega, che come Erlic ha già lavorato con Italiano.

Buon lavoro in attacco per un Bologna che punterà sugli esterni
In attacco il Bologna si è mosso veramente bene. Il club ha confermato tutta la batteria di esterni meno che Alexis Saelemakers, che non è stato riscattato dal Milan. Al suo posto è arrivato Nicolò Cambiaghi: il classe ’00 super apprezzato da Italiano è approdato a Bologna per una cifra che si aggira sui 10 milioni di euro. Dopo il grave infortunio dello stesso Cambiaghi però, i rossoblù sono dovuti intervenire nuovamente sul mercato degli esterni. I felsinei hanno dunque preso Benjamin Dominguez a titolo definitivo e Iling Jr in prestito secco. Il pezzo grosso però il Bologna lo ha perso nel ruolo della prima punta: dopo l’addio di Joshua Zirkzee (su cui c’era una clausola di 40 milioni di euro) i rossoblù hanno preso Thijs Dallinga. L’olandese è un ottimo rinforzo, ovviamente non al livello di Zirkzee, ma sicuramente una garanzia di gol.
In conclusione, il mercato del Bologna è assolutamente sufficiente. I rossoblù hanno attrezzato una squadra attrezzata per sostenere 3 competizioni. Ovviamente l’obiettivo del club felsineo non era quello di costruire una squadra attrezzata alla Champions League. L’obiettivo del Bologna è quello di poter ben figurare in tutte le competizioni che disputeranno, cercando di centrare l’Europa anche la prossima stagione. Si vuole dare continuità al progetto, e questa è la strada giusta.




