Milan e Roma, nelle ultime ore di mercato, hanno imbastito uno scambio che ha coinvolto i cartellini di Alexis Saelemaekers da una parte e Tammy Abraham dall’altra. Ma chi ci ha veramente guadagnato da questa operazione?
L’asse Milano-Roma si è improvvisamente scaldato negli ultimi giorni di mercato. Oggetto di discussione: uno scambio di cartellini che ha coinvolto Alexis Saelemaekers da una parte e Tammy Abraham dall’altra. Quelle che sembravano supposizioni sono presto diventate realtà: il primo sbarca ai piedi del Colosseo, il secondo nei pressi del Duomo. Un’operazione che, numericamente, premia entrambe: i giallorossi si assicurano la duttilità del belga, i rossoneri completano le rotazioni d’attacco con la stazza dell’inglese.
Milan o Roma, chi ha fatto l’affare?
Ma, scavando ancora più in profondità, si può capire facilmente come, a guadagnarci, sia in buona percentuale la squadra di De Rossi. E non parlo solo di questioni puramente calcistiche: l’affare premia la Roma soprattutto a livello comunicativo. A Trigoria le idee sono chiare da tempo: Abraham non avrebbe fatto parte del progetto. I suoi ultimi due anni in giallorosso sono stati fin troppo incerti, e un rendimento di per sé altalenante è stato ulteriormente inasprito da un grave infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori dai giochi per circa 9 mesi. Il centravanti ex Chelsea è così capitombolato in un fisiologico periodo di smarrimento, che ne ha inevitabilmente ridimensionato il talento e la lucidità. E il fatto che non sia nemmeno stato considerato come ipotetico vice-Dovbyk dice tanto sulla sua marginalità nelle intenzioni di società e staff tecnico.
Il Milan, dunque, si affida con buona dose di rischio ad un giocatore totalmente da ritrovare. Le garanzie di successo, ad oggi, sono ridotte alle piccole speranze di rivedere quel “9” tecnico e vivace che, seppur per poco, ha fatto innamorare l’Olimpico. Non sarà ovviamente cosa semplice e sbrigativa, ed è questo a scatenare i dubbi di un popolo, quello rossonero, alla disperata ricerca di garanzie (o di un bomber puro che sappia regalarle). Ma, a preoccupare, è soprattutto il modo in cui il Diavolo ha scaricato Saelemaekers: ignorando completamente il parere di Fonseca, primo estimatore del belga. Il portoghese, sul classe ’97, si era espresso così:
“Alexis? È un giocatore che mi piace molto. Mi piace la sua qualità. Penso che sia il tipo di giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere, perché può giocare in diverse posizioni. È più sicuro di sé, credo che sia un giocatore che mi piacerebbe tenere in squadra”.
Messaggio che, evidentemente, non è passato. L’allenatore si vede intaccare così la sua autorità in un periodo di per sé complesso: e il Milan, oltre a perdere un giocatore polivalente e prezioso, sciupa la possibilità di guadagnare credibilità agli occhi dei tifosi