Cessioni, addii, acquisti e suggestioni: il recap di mercato della Lazio

Cessioni, addii, acquisti e suggestioni: il recap di mercato della Lazio

Sorprese, rotture, addii commoventi, acquisti intriganti e suggestioni: Il mercato condotto dalla Lazio in un articolo. 

Lo scorso campionato, comparato con la stagione 22-23 (la Lazio aveva terminato al secondo posto), ha di certo lasciato i tifosi con rancore e disapprovazione nei confronti della società. Il 14 giugno 2024, i biancocelesti si sono radunati presso lo stadio Flaminio per manifestare il proprio dissenso nei confronti, oltre che della dirigenza, del presidente. Nel corso del raduno, sono state scattate foto a striscioni con su scritto “liberaci dal male” oppure “Alla Lazio contano solo due cose, Claudio Lotito e Claudio Lotito”. Un altro, pressoché emblematico e raffigurante perfettamente la situazione recitava: “Roma ha visto cadere papi, imperatori, re…altri tiranni cadranno, è solo questione di tempo, niente contro Baroni, tutti contro Lotito”.

Quanti addii in casa Lazio

La rivolta dei tifosi laziali era ovviamente dovuta ad un epilogo stagionale vissuto in maniera pressoché turbolenta: il 12 marzo 2024, dopo la sconfitta di 2-1 rimediata nei confronti dell’Udinese, Maurizio Sarri ed il relativo staff tecnico danno le dimissioni. Dopo la sosta delle nazionali, la Lazio decide di ingaggiare Igor Tudor. Il tecnico ex Marsiglia aveva firmato un contratto fino al 2025, con opzione per un altro anno. Al termine della stagione, la società, prima di dilettarsi nella seguente finestra di mercato, si è ritrovata ad affrontare una moltitudine di problemi e situazioni legate a giocatori dalla scadenza imminente: la ricerca di una sistemazione a Luis Alberto, decretare la permanenza di Kamada e, a sorpresa, quella di Igor Tudor.

Infatti, poco prima dell’inizio del mercato, è giunta la rescissione contrattuale del tecnico croato, decisiva la volontà del presidente Lotito. Battendo la concorrenza con Klose, Rocchi e Gilardino, Marco Baroni è diventato ufficialmente il nuovo allenatore della Lazio. Clamorosa la vicenda legata a Daichi Kamada: a causa del mancato accordo circa lo stabilimento di una clausola rescissoria, il giapponese è stato in seguito svincolato. Quanto a Luis Alberto, quest’ultimo si è unito all’Al-Duhail, nelle casse dei biancocelesti 11 milioni di euro. Situazioni sorprendenti quanto drastiche, poiché avvenute prima dell’inizio della sessione di calciomercato.

Reparto difensivo: Casale in uscita, Nuno Tavares e Gigot si uniscono

L’estrema difesa biancoceleste ha in primis subito una modifica: Sepe è tornato alla Salernitana, di cui è tutt’ora il capitano. Invece, l’unica cessione caratterizzante il blocco difensivo è quella di Nicolò Casale al Bologna: prestito oneroso da 1.4 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 6 milioni e mezzo. Quanto al mercato in entrata, la difesa biancoceleste ha accolto Nuno Tavares, terzino ex Arsenal saluta il Nottingham Forest unendosi al club allenato da Baroni con un prestito avente diritto di riscatto fissato a 8 milioni. Oltre al portoghese, la Lazio ha anche concluso l’operazione per Samuel Gigot dal Marsiglia.

Centrocampo: cessioni, grandi suggestioni ed acquisti interessanti

Quanto al centrocampo della Lazio, questo è stato invece soggetto a modifiche in parte drastiche, perché coinvolgenti i gradi più alti delle gerachie: l’arrivo di Kamada al Crystal Palace, e, dopo 7 stagioni, l’addio di Luis Alberto hanno scosso il reparto centrale biancoceleste, creando la necessità di rimpiazzare giocatori dal tale calibro. In mediana, a salutare Danilo Cataldi che si è unito alla Fiorentina, prestito con diritto di riscatto fissato a 4 milioni per il classe ’94. La pista delle entrate è stata attraversata da Fisayo Dele Bashiru (arrivato a 6 milioni di euro) e Gateano Castrovilli a parametro zero. Quelle legate a Gudmundsson, Samardzic e Carlos Alcaraz, infine, si sono rivelate suggestioni mai trasformatesi in trattative prettamente avanzate. Felipe Anderson, nonostante i rumors legati ad un trasferimento alla Juventus, si è infine unito al Palmeiras.

Il nuovo attacco della Lazio di Baroni

Dopo 8 stagioni, 340 presenze (di cui 15 nei derby) e 207 gol, Ciro Immobile saluta una piazza che, più delle altre, lo ha accompagnato per gli anni migliori della sua carriera. La separazione era quasi imminente, non per diatribe stavolta, bensì a causa della necessità di rinnovare il proprio parco attaccanti e quella, del capitano, di cambiare aria. Così, il 14 luglio 2024, si ufficializza il trasferimento di Ciro Immobile al Besiktas: per lui un biennale da 6 milioni di euro a stagione. Nelle casse della Lazio 3 milioni di cartellino.

Il reparto offensivo della Lazio conta molti colpi in entrata. Il tecnico ritrova Tijjani Noslin, anch’egli reduce dall’esperienza con il Verona, nelle casse di quest’ultimo 15 milioni di euro. Per il classe ’99 un quinquennale da 1.5 milioni a stagione. Ufficializzato anche Tchaouna, che arriva per 8 milioni di euro, il cui 40% andrà, anziché alla Salernitana, al Loum. Ad attribuire, però, profondità al parco attaccanti a disposizione di Baroni sicuramente l’operazione legata a Boulaye Dia: dopo la rottura definitiva con la Salernitana, si unisce alla Lazio con un prestito avente obbligo di riscatto fissato a 11 milioni. Creando, così, l’ennesimo intreccio di calciomercato tra i due club.

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