Cina, che tonfo contro il Giappone: ko per 7-0 e scoppia la furia dei tifosi

Serata decisamente da dimenticare per la Cina alle qualificazioni per il Mondiale 2026: sconfitta per 7-0 contro il Giappone e contestazione dei propri tifosi.

Quella di Saitama, è stata una serata disastrosa per la Cina del calcio: una vera e propria disfatta per i Dragoni, umiliati nella sconfitta per 7-0 contro il Giappone nel match delle qualificazioni al prossimo Mondiale. Dopo aver importato soltanto qualche anno fa nomi prestigiosi del calcio internazionali nella Super Chinese League, la Cina adesso si ritrova in una situazione decisamente fragile, dove non è mai riuscita ad imporsi concretamente neanche a livello continentale.

La disfatta di Saitama: il Giappone umilia per 7-0 la Cina

Passerà alla storia come la disfatta di Saitama, la notte del 5 settembre 2024 per il calcio cinese. Una partita che ha evidenziato nettamente il divario tecnico tra il Giappone, ormai in crescita da anni e la Cina, che nonostante i diversi investimenti effettuati nel movimento calcistico negli ultimi anni, non è mai riuscito ad imporsi a livello continentale.

Un risultato che ha scatenato come da previsione uno tsunami di polemiche in patria, sia perché il risultato non ha bisogno di commenti, ma sopratutto perché è arrivato contro un rivale storico sia da un punto di vista sportivo ma non solo. L’Oriental Sports Daily, tra le più autorevoli testate sportive, è partito all’attacco definendo la disfatta di Saitama come “la sconfitta più pesante della Cina” nelle qualificazioni. Infatti la Cina mai aveva perso in maniera così netta in una partita di qualificazione ai Mondiali. Si tratta di un ko storico (in negativo) ma non è stato il peggiore della storia cinese: per quella bisogna tornare al 2012 quando il Brasile si impose per 8-0 in un’amichevole giocata a Recife (Neymar protagonista con una tripletta).

Un risultato decisamente sciagurato che marchia la storia della Nazionale ma che non compromette definitivamente (anche se la complica vistosamente) la scalata della Cina verso il Mondiale del 2026. Il prossimo impegno sarà in casa contro l’Arabia Saudita di Roberto Mancini, che ha esordito nella terza fase con un pareggio interno contro l’Indonesia. I Dragoni hanno strappato in extremis il passaggio al terzo turno, chiudendo in seconda posizione alle spalle della Corea del Sud, il gruppo C della seconda fase con 8 punti a pari merito con la Thailandia.

L’amarezza del CT Ivankovic e la rabbia dei tifosi sui social

Una sconfitta che ha portato un inevitabile malcontento tra i tifosi ma anche in squadra. È apparso decisamente amareggiato il commissario tecnico della Cina, Branko Ivankovic, nel post partita. Il Giappone non è solo una delle squadre più forti dell’Asia, ma è anche una Nazionale di livello mondiale. Noi abbiamo preparato la partita focalizzandoci soprattutto sulla difesa, ma abbiamo subito troppi goal, alcuni dei quali evitabili. E’ stata una partita dura e, da quando sono allenatore, la serata più difficile per me”.

Rabbia condita anche da un velo di ironia, è stata questa la reazione sui social del pubblico cinese. Su Weibo (l’X mandarino), l’hashtag ‘la nazionale perde contro il Giappone 0-7‘ ha finora registrato oltre 500 milioni di visualizzazioni. “Non sappiamo ancora che aspetto abbia il portiere giapponese dopo una partita di 90 minuti“, ha scritto un utente, dove l’estremo difensore per la cronaca, è anche un volto che stiamo iniziando a conoscere qui in Italia, ovvero il portiere del Parma, Zion Suzuki, che ha assistito alla partita praticamente da spettatore non pagante.

Anche l’ex capitano della Nazionale, Fan Zhiyi, ha voluto dire la sua su questa clamorosa debacle, usando però parole decisamente più dure. Se non fosse stato lontano da qui, mi sarei davvero buttato nel fiume Huangpu. Possiamo accettare una sconfitta con il Giappone, ma non il fatto di vederlo segnare con tanta facilità”.

 

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