Kenan Yildiz, giovane calciatore della Juventus, dovrà pagare circa 170.000 euro al suo ex agente, a fronte di una richiesta di 4 milioni di euro per un indennizzo.
Questa decisione, presa dal Collegio di Garanzia del CONI, ha stabilito l’importo senza entrare nel merito della giusta causa che aveva portato Yildiz a revocare il mandato al suo rappresentante. Il caso riguarda una disputa legale tra il calciatore e il suo ex agente, che chiedeva un risarcimento significativo a causa della fine del contratto. Il Collegio di Garanzia, pur non esaminando se la revoca fosse legittima o meno, ha deciso una somma molto inferiore rispetto a quella inizialmente richiesta. Il pagamento di 170.000 euro rappresenta, dunque, una sorta di compromesso tra le parti coinvolte.
Il caso Yildiz potrebbe diventare un precedente in futuro
La decisione del CONI mette in evidenza come le controversie tra calciatori e agenti possano essere complesse, e come spesso le decisioni legali si limitino a determinare una compensazione economica senza entrare nel merito delle ragioni legate alla rescissione del contratto. Il caso di Yildiz potrebbe avere anche ripercussioni sulla gestione dei contratti di rappresentanza dei calciatori, evidenziando l’importanza di definire con chiarezza i termini e le condizioni legali sin dall’inizio della collaborazione.
