Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, parla in conferenza stampa per introdurre la sfida di Premier League di domenica contro il Fulham, ripartendo dalla vittoria contro l’Arsenal: “Non abbiamo fatto nulla di speciale, tutto normale. Siamo fiduciosi verso la partita contro il Fulham, questo è ciò che ci serve e vincere partite aiuta ad essere pronti“.
Siete pronti a vincere il titolo?
“Abbiamo ancora sette partite, dobbiamo fare il nostro gioco. Dopo aver vinto all’Emirates all’andata, per esempio, abbiamo pareggiato contro il Nottingham Forest. Ora sfidiamo un team incredibile come il Fulham, non pensiamo di avere niente di garantito. Siamo contenti dell’ultima partita e della prestazione, certo, ma questo è quanto. Sette partite sono sette partite, in mezzo avremo anche la Champions. Non fraintendetemi, però, anche fossi stato 10 punti dietro crederei ai miei calciatori. Devi sedurli ogni giorno per essere sicuro che porteranno in fondo il lavoro. Perdere comunque fa parte della competizione“.
Come sta Ake?
“Sta molto meglio, il giocatore conosce il suo corpo e come reagisce. Ancora però non si allena in gruppo, credo che sarà uno stop lungo ma magari domani arriva il dottore a dirmi che si sta allenando…“.
Pensate già al Real Madrid?
“Non abbiamo pianificato niente, ho un’idea più o meno precisa ma il Real Madrid stesso è cambiato molto. Siamo concentrati solo sulla prossima partita, non abbiamo tempo di dare priorità: confermarci campioni in Premier League è allo stesso livello della Champions. Ora la mia attenzione è sul Fulham, poi sul West Ham e sul Leeds. Quindi, poi, ci prepareremo per Madrid“.
Come motiva i suoi ragazzi?
“Non faccio discorsi motivazionali, dobbiamo giocare per come sentiamo la partita. A volte vedo i ragazzi più calmi o aggressivi, a volte devi risollevarli. Contro l’Arsenal non ho detto neanche una parola. Lo stesso credo avverrà con il Real Madrid, sanno per cosa stanno giocando“.
Com’è competere con l’Arsenal di Arteta?
“Conosco perfettamente Mikel, i suoi giocatori non molleranno. Se fossimo dieci punti avanti direi che è finita, ma siamo due punti dietro. Se oggi finisse la stagione, sarebbero loro i campioni…“.
Fonte foto: Man City