Secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, l’Adana Demispor è vicino a chiudere l’arrivo di Fabio Cannavaro per la panchina. L’accordo definitivo non è ancora stato raggiunto, ma il pallone d’oro potrebbe presto raggiungere Mario Balotelli in Turchia.
Adana Demispor: il curriculum di Cannavaro
Dopo le avventure cinesi al Guangzhou e sulla Nazionale di Pechino ad interim, Cannavaro è reduce da un’avventura non troppo felice al Benevento. Sulla panchina dei campani il tecnico italiano ha terminato anzitempo la stagione con l’esonero a Febbraio. Le streghe, poi, hanno concluso la stagione di Serie B all’ultimo posto con la retrocessione in C.
Cannavaro con il Benevento si è seduto in panchina per 17 giornate, totalizzando 7 sconfitte, 7 pareggi e sole 3 vittorie con indice PPP (Punti Per Partita) di 0,94. Le sue migliori annate sono state quelle con il Guangzhou con 79 vittorie, 23 sconfitte e 23 pareggi in 125 gare, con un PPP di 2,08.
Juventus, il 3-5-2 di Max Allegri: novità e possibili sviluppi
Come gioca Cannavaro
Il modulo: difesa a 4
Il dogma di Fabio Cannavaro è la difesa a 4, variando e alternando tra 4-3-3 e 4-2-3-1. In un intervista rilasciata a Fanpage.it l’ex capitano della Nazionale ha affermato che ama sfruttare le catene sulle bande laterali del campo, affidarsi alle posizioni chiave di mediano e attaccante e, infine, ha parlato dell‘importanza di avere un centrocampista box to box.
L’intervista
“Il 4-3-3 è il sistema che ho adoperato di più. A me piace dividere il campo per catena di destra e sinistra e in base a quello faccio occupare tutti gli spazi, con le varie dinamiche che si possono sviluppare da una fascia all’altra. I punti di riferimento sono sempre due: il giocatore davanti alla difesa e il centravanti. Credo molto nel possesso palla e nell’occupazione degli spazi. Mi piace che la mezz’ala attacchi gli spazi. Il centrocampista deve essere bravi nell’inserimento, nella costruzione e nella fase difensiva: il Barella di turno. Per vincere un campionato hai bisogno tra i 60 e gli 80 gol: un attaccante ne segna dai 20 ai 25 e nella costruzione della squadra devi trovare gli altri dal centrocampo, dagli attaccanti esterni e dalla seconda punta”.
Il piano B: il 3-4-2-1
Lo stesso Cannavaro ha ammesso di avere un piano B quando le cose si mettono male: “Contro un avversario che si schierava 5-3-2 ho retrocesso il centrale di centrocampo, ho avanzato i terzini e ho portato le ali dentro”. Questo si configura come una sorta di 3-4-2-1 con il mediano che scende tra i due centrali formando una difesa a 3, i terzini salgono e compongono il centrocampo a 4 dando ampiezza e, infine, le ali convergono dentro al campo alle spalle della punta.
L’allenatore italiano ha continuato: “Così mi sono creato un altro sistema che ha mostrato sempre supremazia territoriale e una grande qualità di gioco, potendo contare sempre su cinque soluzioni per chi portava palla“.
LEGGI ANCHE 👉Serie A, Torino-Atalanta 3-0: decisiva la doppietta dell’ex Zapata, crisi Atalanta
Volete rimanere aggiornati sul mondo del calcio?
Se volete restare aggiornati su tutto il mondo del calcio, rimanete sintonizzati sul nostro sito e sulla nostra pagina Instagram @direttacalciomercato!
Fonte foto: Imago