12 settembre 2023 storico per la Nazionale di calcio di Andorra: al ventesimo minuto della gara di qualificazioni ad Euro 2024 contro la Svizzera, lo storico capitano di Andorra, Ildefonso Lima, ha dato l’addio all’età di 43 anni, tra gli applausi di tutto il Tourbillon Stadium di Sion, alla propria Nazionale dopo ben 26 anni di attività e 137 gare disputate con 11 gol e 3 assist.
Una scarpa speciale per un giorno speciale:
Fonte foto: Profilo Twitter Lima
La carriera di Ildefonso Lima
Ha esordito con Andorra da 17enne che il 22 giugno 1997, giocando ben quattro decadi diverse, fino a ritagliarsi un posto nel Guinness dei primati per la massima estensione della carriera in Nazionale.
Prima della sua ultima gara in nazionale, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’emittente svizzero RSI Sport:
Perché proprio adesso? Non è una scelta casuale, vero?
“Beh, diciamo che era giunta l’età giusta per smettere (ride, N.d.R). Dove meglio che in Svizzera, alla quale mi lega un sentimento particolare? È un Paese che mi piace tantissimo: oltre ad averci vissuto per due anni, ogni volta che ne ho la possibilità vengo qui con la mia famiglia. E domani, appunto, credo che ci saranno anche loro”.
Ma è un addio totale al calcio? Oppure col tuo club, l’FC Andorra B, si va avanti?
“Questo non lo so ancora, a dire il vero. Dopo aver svolto integralmente la preparazione estiva, settimana prossima inizierò il campionato, ma la società è ben consapevole che le nostre strade sono destinate a dividersi in tempi brevi”.
Qual è il più bello della tua carriera?
“Ce ne sono tanti, tantissimi. A partire dal 1998, quando davanti ai 75’000 spettatori di Parigi affrontammo la Francia neocampione del mondo per perdere soltanto 2-0: pensate che pochi mesi prima, in finale, il Brasile ne aveva presi tre… Nello sport, tuttavia, si gioca per vincere, e allora dico l’1-0 sull’Ungheria del 2017. Sì, è tuttora questo il nostro successo più importante”.
Tra le varie stelle con cui hai condiviso il campo, invece, chi ti ha colpito maggiormente? Componi il podio personale.
“Inizierei dai due Ronaldo, Nazario – che per me resta il numero uno assoluto – e Cristiano. Poi però è dura: difficile scegliere fra Zidane, Lewandowski, Fernando Torres, Rooney e Shevchenko, tutti fenomeni”.
Dalla Nazionale all’esperienza bellinzonese. Dodici anni dopo, cosa ti è rimasto del Ticino?
“Belle memorie. Come con Andorra, facevo parte di una piccola squadra che lottava contro altre molto più blasonate. Mi sentivo a mio agio, insomma, perché ci ero abituato. In quel periodo è inoltre nata mia figlia maggiore: davvero belle memorie, altresì sul piano familiare”.
Un giramondo passato anche per l’Italia:
Non solo Andorra o la vicina Spagna: il difensore 43enne ha giocato anche in Grecia con la maglia dello Ionikos Nikeas, in Messico con il Pachuca, in Svizzera con il Bellinzona anche qui in Italia con la Triestina: 3 gol e 1 assist in 104 presenze con i friulani.
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Fonte foto: Profilo Instagram di Lima