Il mondo del calcio tedesco ed europeo è sospeso tra le fila di una possibile rivincita. Julian Nagelsmann, attuale commissario tecnico della Germania, si trova al centro di una serie di speculazioni che potrebbero riportarlo alla guida del Bayern Monaco.
Con il suo contratto in scadenza a luglio, il destino del giovane allenatore sembra essere in bilico tra le prestazioni della nazionale tedesca durante gli Europei casalinghi e le offerte che riceverà, tra cui potrebbe esserci quella del Bayern. Si tratterebbe in caso di un ritorno: la storia di Nagelsmann con il Bayern Monaco è segnata da un’amara fine, quando nel marzo dello scorso anno fu esonerato in modo controverso. Per lui, un possibile ritorno sulla panchina del Bayern sarebbe non solo una rivincita personale, ma anche un’opportunità di riscatto nei confronti di Oliver Kahn e Hasan Salihamidzic, i dirigenti che decisero il suo esonero e che furono successivamente allontanati dal club.
Tuchel e Bayern Monaco ai ferri corti: le parole dell’attuale allenatore
“Non fornirò alcun dettaglio del confronto avuto con i dirigenti, ma sono pur sempre un dipendente – ha spiegato Tuchel la settimana prima del ritorno di Champions contro la Lazio -. E come dipendenti non sempre si hanno tutte le possibilità, non sempre si hanno le carte vincenti in mano. Ma va tutto bene. Non è importante come reagisco a questa decisione. Ho una responsabilità nei confronti di tutto lo staff. Si tratta di sport professionistico, dobbiamo lottare per ogni punto. Non penso che per esempio Pavlovic sia contento o si senta libero sapendo che a fine anno me ne andrò. E lo stesso vale per Guerreiro, Kim, Neuer…“. Tolto Neuer però Tuchel non ha citato nessuno dei veterani. Difficile sia un caso. Anche perché un’altra sua considerazione è sembrata una frecciata a qualche giocatore: “Sarei sorpreso di scoprire che sono io il problema di questa squadra“. In pratica, l’ex allenatore del Chelsea ha ammesso che il problema non è di natura tattica o fisica, bensì mentale. Lo spogliatoio sembra spaccato, con buona parte dei veterani non convinta delle qualità del proprio mister.
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La storia di Nagelsmann
La storia di Tuchel ricorda a grandi leghe quella subita da Nagelsmann. Entrambi a una decina di punti dal primo posto, ancora in corsa in Champions nonostante tutti li dessero per finiti. Eppure nel secondo caso il colpo di grazia non è stato dato dalla squadra, bensì dalla dirigenza. Citando Oliver Kahn, allora CEO del Bayern “Dopo il Mondiale abbiamo vinto poco e giocato male. Le oscillazioni nelle prestazioni hanno messo in dubbio i nostri obiettivi per questa stagione, ma anche i nostri obiettivi per il futuro.” Certamente non è stata una stagione entusiasmante per i bavaresi (che comunque vinceranno il titolo nazionale contro tutti i pronostici), ma possiamo anche affermare che non può essere questo tutto il motivo di un esonero da un contratto a lungo termine. Infatti, secondo varie indiscrezioni, un’altro problema è stato il caso Toni Tapalovic, preparatore dei portieri e grande amico di Manuel Neuer mandato via dalla squadra poichè accusato di essere una spia per i giornalisti. Anche se il portiere ha accettato di buon grado la situazione pur non essendo del tutto convinto, questo è stato visto dai piani alti come una sfida, una voglia di decidere su qualcosa che non è di competenza.
Eppure, nonostante tutto, è proprio questa voglia di vincere e di avere tutto sotto controllo che ingolosisce il club tedesco. Nagelsmann rimane tra i preferiti per sedersi nella panchina bavarese l’anno prossimo. Questo interesse sembra venire però solamente da parte del Bayern. Il giovane tecnico infatti sembra aver tutta la calma del mondo nel ponderare le sue scelte, aspettando di poter confrontare ogni possibilità a sua disposizione. Al Bayern Monaco gli hanno dimostrato come essere spietati e competitivi. Probabilmente ora Nagelsmann ricambierà il favore, a prescindere dal ritorno o no in Baviera.
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Fonte foto: Bayern Monaco X
