Durante la conferenza stampa alla vigilia di Manchester City-Brighton, Pep Guardiola ha speso parole al miele nei confronti di Roberto De Zerbi, tecnico dei Seagulls:
“Roberto De Zerbi è uno dei manager più influenti degli ultimi 20 anni. È unico. Quando è arrivato pensavo che avrebbe avuto un grande impatto in Premier, ma non mi aspettavo che lo facesse in così poco tempo. La sua squadra crea 20-25 occasioni a partita, monopolizza il gioco come non vedevo fare da tanti anni, ha a lungo il controllo della palla e tutti i giocatori sono coinvolti, anche il portiere gioca da centrocampista, hanno un modo speciale di muoversi dentro il campo, per noi sarà un grandissimo test prima delle due finali. Meritano tutti i complimenti e il successo che stanno avendo. Il Brighton è una delle squadre che guardo di più per cercare di imparare, hanno un gioco unico, qualcosa di davvero speciale. Le due squadre che dobbiamo affrontare in Premier League meritano la nostra attenzione e il nostro rispetto. Abbiamo alcuni giocatori con delle difficoltà. La finale è l’obiettivo principale. Per giocare al meglio dobbiamo essere completamente concentrati in queste due partite, sono davvero ottime squadre. Il Brentford gioca in modo completamente diverso dal Brighton. Abbiamo battuto il Brighton ma loro sono stati più bravi di noi nel secondo tempo e abbiamo sofferto. Il Brentford ci ha battuto nettamente. Alla fine hai delle informazioni, ovviamente i dati non possono regalarti la mentalità, il modo di giocare. Deve aver esercitato la propria influenza il loro allenatore.”.
Sulla vittoria della Premier League:
“Il merito è di tutti. Cinque minuti possono essere importanti come il resto della partita. Tutti sono protagonisti della vittoria della Premier League”.
Roberto De Zerbi, impressionato?
Sulla motivazione:
“Preferisco essere già campione, ma forse per essere davvero concentrati contro United e Inter, [dobbiamo] essere ancora in corsa per vincere la Premier League. Devono essere pronti a correre molto. Il modo migliore per prepararsi alla finale è essere pronti. I giocatori che stabiliscono degli standard, devono mantenerli. È normale che le energie calino. L’Arsenal gioca solo per la Premier League [negli ultimi mesi] – abbiamo FA Cup, Champions League – l’energia che spendiamo è enorme. È normale che si cali, bisogna o evitarlo o non calare molto. Altrimenti le due squadre [nelle due finali] possono batterci. Fare il nostro gioco, adattare il nostro modo di giocare, approcciare alle due finali nel miglior modo possibile: questi nostri imperativi”.
Fonte immagine: OA Sport