Coppa Italia 1987, la più grande edizione della coppa nazionale

La Coppa Italia ad oggi  è vista come una competizione minore, non paragonabile alle coppe dei paesi esteri in termini di spettacolarità.

Vi fu però un tempo dove la competizione vedeva opporsi in campo squadre di carature ben distinte tra di loro.

Milan, l’Inter e la Juventus che eran costrette a fare trasferte anche su campi di Serie C, incrementando nettamente lo spettacolo offerto dalla competizione.

Questo lo si dovette alla riforma che la competizione subì nel 1982:

Una prima fase a gironi compisti da 6 squadre ciascuno e con partite di sola andata da disputare tra la fine di agosto e l’inizio di Settembre.

A queste furono aggiunte le 12 migliori squadre di Serie C1 andando a comporre 8 gironi nella totalità seguiti poi da turni ad eliminazione diretta giocati in due match da andata e ritorno.

La fase a gironi

La Coppa Italia della stagione 1986/1987 è stata probabilmente il più bel risultato di questa riforma, tanto che le sorprese arrivarono fin da subito con la sconfitta all’esordia della Fiorentina per mano della Casertana per 1-0.

La stessa Casertana passerà il turno a scapito dei Viola e del Como.

Queste squadre pareggeranno all’ultima giornata estromettendosi entrambe dagli ottavi di finale.

Questo traguardo sarà raggiunto nello stesso girone invece dall’Empoli che in quei giorni era in attesa di giocare la sua prima partita di Serie A nella sua storia.

Nel secondo girone passa l’Inter con il Bologna.

I Felsinei giocavano in Serie B e ottennero la qualificazione agli ottavi a scapito dell‘Udinese, al tempo in Serie A.

Nel terzo la Juventus ottiene senza difficoltà il primo posto.

Importantissimo il quarto girone, dove il Parma di Arrigo Sacchi beffa il Milan spedendo i rossoneri al secondo posto ed inaugurando l’era Berlusconi con una clamorosa sconfitta per 0-1 a San Siro.

Il quinto girone è capeggiato dal Napoli di Maradona, seguito dalla Lazio in un particolarissimo momento della sua storia che venne retrocessa in Serie C1 qualche giornata prima per via dello scandalo del calcio scommesse.

Nel sesto girone passano Atalanta e Brescia, in questo girone partecipava anche un’altra squadra di Bergamo che faceva capo ad un oratorio quale però finirà all’ultimo posto perdendo il derby di Bergamo per 2-1

Nel settimo girone passano il Torino ed un’altra squadra di B, il Cagliari, a scapito dell’Avellino ai tempi in Serie A.

Nell’ultimo e ottavo girone passano Hellas Verona e, non senza difficoltà, la Roma.

Gli ottavi

Gli ottavi di finale si giocano in pieno inverno, a Febbraio.

Il Napoli elimina il Brescia con due nettissimi 3-0, l’Atalanta passa con molte difficoltà sulla Casertana ed anche l’Inter riesce a raggiungere i quarti.

Combattutissima la sfida tra Lazio ed i campioni d’Italia della Juventus, con i biancocelesti (al tempo condannati dalla Serie C) che strappano un pareggio a reti bianche a Torino, per poi perdere 0-2 all’Olimpico.

Clamorosamente i detentori del titolo della Roma si devono arrendere al Bologna, quale pareggia all’Olimpico e vince per 1-0 in casa contro i giallorossi.

La Cremonese eliminerà il Verona ai calci di rigore.

Il Cagliari piega il Torino e infine, il più importante di tutti, il Parma che replica il successo della prima giornata eliminando il Milan dalla competizione a San Siro, facendo definitivamente  innamorare Berlusconi del giovane tecnico Arrigo Sacchi.

Roma, Pablo Marì piace. Ma il Monza non vuole privarsene.

I quarti

Juventus, Inter e Napoli sono le favoritissime per la vittoria finale.

L’ultima partita non sorprendente in questo turno è quella dei futuri campioni d’Italia del Napoli, quali ingarbugliano il Bologna.

L’Atalanta invece riesce clamorosamente a battere il Parma di Sacchi che viene accompagnato anche clamorosamente dall’Inter.

La beneamata eliminata ai rigori dai grigiorossi della Cremonese dopo un 1-1 a Cremona.

Il Cagliari strappa un 2-2 a Torino contro la Juventus ed in virtù dell’1-1 della sfida d’andata elimina Platini e compagni dalla competizione

Semifinali

Si gioca il 27 Maggio la semifinale tra Cagliari e Napoli.

Quel match sarà assolutamente romantico con un Cagliari che nonostante gli sforzi dei giocatori si trova ultimo in Serie B ed il Napoli campione d’Italia per la prima volta nella sua storia.

Nel secondo tempo Maradona apre e chiude i giochi siglando la definitiva finale di coppa Italia, portando i partenopei a giocarsi il primo double della loro storia.

I partenopei chiudono i conti con un sonoro 4-0 al ritorno contro un Cagliari comunque da lodare, mentre dall’altre parte la spuntano i bergamaschi contro la Cremonese.

Finale

Una finale di questo calibro, in una competizione piena di sorprese e di colpi di scena, si chiude come tutti si aspettavano.

Il Napoli Maradoniano e campione d’Italia surclassa un’atalanta con la pancia già piena per via della finale raggiunta.

A ciò va sommato che per via della partecipazione alla Coppa Campioni del Napoli vendo vinto lo scudetto sarebbe matematica la partecipazione bergamasca alla Coppa Delle Coppe, l’odierna Europa League.

Al Maradona termina 3-0 per i partenopei, a Bergamo si chiudono i conti, i Napoletani alzano il trofeo vincendo 0-1 ed ottengono il primo double della loro storia.

 

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Fonte Foto: X Napoli

 

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