Il derby tra Milan e Inter si avvicina e un tuffo nel passato è d’obbligo: ecco i momenti più iconici della stracittadina.
“È quella settimana lì“, scriveva Sandro Tonali sui social quando vestiva ancora i colori del Milan e il derby con l’Inter iniziava a farsi sentire nell’aria. Oggi mancano quattro giorni alla partita che paralizza Milano e, con Allegri e Chivu a guidare le due panchine — entrambi profondi conoscitori della stracittadina — la temperatura emotiva sale di ora in ora.
Il presente mette faccia a faccia Leao e Lautaro Martinez, ma il passato ha regalato una lunga scia di episodi che hanno contribuito a scolpire questo confronto nella memoria collettiva. I momenti iconici sono tantissimi, forse fin troppi, ma ce ne sono almeno tre che meritano davvero di essere tirati fuori dal cassetto.
Da Ibra-Lukaku al dito medio di Mancini: i momenti più iconici del derby tra Milan e Inter
TESTA A TESTA TRA IBRA E LUKAKU
“Chiama tua mamma, vai a fare i tuoi riti voodoo di m…, piccolo asino“. Con questa frase Ibrahimovic accende la miccia sul finire del primo tempo di un derby di Coppa Italia passato alla storia più per la rissa verbale che per il calcio giocato. Lukaku non la prende affatto bene: “Vuoi parlare di mia madre? Perché?” ribatte, prima di lasciarsi andare a un “Fottiti tu e tua madre. Parliamo della tua, di madre: è una p…“. Uno scontro talmente memorabile da finire persino su un murales all’esterno di San Siro. Il derby, dopotutto, vive anche di queste scintille.
IL FUMOGENO CONTRO DIDA
Tra gli episodi più tristi legati alla stracittadina c’è senza dubbio quello che coinvolse Dida nell’aprile 2005, durante il ritorno dei quarti di Champions League. L’Inter si presentava già in salita dopo il 2-0 subito all’andata firmato Stam e Shevchenko, e la situazione si complicò ulteriormente quando lo stesso Sheva segnò anche nella gara di ritorno. L’annullamento del gol del possibile pareggio di Cambiasso scatenò però la furia della curva nerazzurra: dagli spalti iniziò a piovere di tutto, compreso un fumogeno che colpì il portiere rossonero. Un gesto inaccettabile che portò l’arbitro a sospendere la partita e a decretare la sconfitta a tavolino per l’Inter.
IL GESTACCIO DI MANCINI
Di momenti iconici ce ne sarebbero parecchi, ma il dito medio di Roberto Mancini ai tifosi del Milan merita un posto d’onore. L’allora allenatore dell’Inter, espulso per proteste, lasciò il campo rivolgendosi con un inequivocabile dito medio a un gruppo di supporter rossoneri, dopo quello che sembrò addirittura un lancio di finocchi verso la sua direzione. Sullo sfondo, la polemica con Sarri di qualche giorno prima, quando il tecnico del Napoli l’aveva insultato chiamandolo “finocchio”: un’offesa che Mancini non aveva affatto dimenticato.




