Farioli all’Ajax ci dice molto sulla qualità della scuola italiana

Francesco Farioli, Ajax

A pochi giorni dall’ufficialità di Farioli all’Ajax, sorge spontanea una riflessione. La scuola italiana è attualmente la migliore in giro per l’Europa? Sono tanti i tecnici del Bel Paese impiegati nei migliori club e nelle migliori leghe calcistiche; tutti protagonisti sempre di buonissimi risultati coronati con il grande e duro lavoro. Tanto che il tricolore dipinge le tre finali delle Coppe europee, con una coppa già portata nei confini della penisola da Gian Piero Gasperini e la sua Atalanta.

Francesco Farioli fa parte sicuramente di quella nuova schiera di allenatori giovanissimi e altrettanto promettenti. Un club storico e vincente come l’Ajax, che si è sempre contraddistinto per il grande gioco propositivo, per ripartire dopo l’ultima brutta stagione si affida ad un tecnico italiano. Questo ci fa comprendere di quanto i nostri allenatori siano osservati e apprezzati anche all’estero. Senza considerare le tante investiture e i complimenti ricevuti da Gasperini e De Zerbi da parte di Pep Guardiola .

Francesco Farioli, Ajax
Francesco Farioli viene presentato come nuovo allenatore dell’Ajax (X Ajax) direttacalciomercato.com

La qualità della scuola italiana: Il “Preside” Ancelotti

Basterebbe segnalare l’esempio del Real Madrid. Il club più vincente e glorioso dell’intero panorama calcistico è diretto dalla pragmaticità e dalla calma di un fuoriclasse come Carlo Ancelotti. Dopo aver portato a Madrid la ‘decima‘ Champions League, il Real si è rifugiato nuovamente tra le braccia di Ancelotti dopo gli anni bui del post Zidane 1, dove le merengues hanno perso inspiegabilmente terreno sia ne LaLiga che in Europa. Dopo l’esperienza fallimentare di Lopetegui e il disperato intervento di Solari, i blancos falliscono anche con il secondo mandato di Zidane. Florentino Pérez decide di tornare da Carlo Ancelotti che, alla prima stagione, vince LaLiga e la Champions League. Adesso Carletto si giocherà la ‘quince‘ nella finalissima del 1 giugno contro il Borussia Dortmund: potremmo definirlo come il Preside della scuola italiana.

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Il calcio rivoluzionario di Gasperini e i suoi discepoli

Diamo a Gasperini quello che è di Gasperini. Il tecnico della Dea potrebbe condurre una masterclass all’interno della ‘scuola italiana’ e non solo. L’Atalanta del Gasp ha completamente annichilito (è dire poco) l’imbattibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso; ma questa è solamente la punta dell’iceberg del lavoro del tecnico piemontese. Gasperini ha portato l’Atalanta dalla lotta alla salvezza al tetto d’Europa in sole otto stagioni, meravigliando tutti gli appassionati con quel gioco spregiudicato, propositivo, fisico, di corsa, uomo su uomo. Gasperini, poi, in questi anni ha allevato un’intera schiera di fedelissimi giovani e promettenti allenatori. Ivan Jurić, Raffaele Palladino, Igor Tudor sono soltanto alcuni dei nomi ispirati dall’allenatore dei bergamaschi. Dopo la finale di Dublino dominata e conquistata, la Dea ha la possibilità di chiudere al terzo posto in Serie A; il che sarebbe l’ennesima prova di forza di una squadra che, a tutti gli effetti, è diventata una big del nostro campionato. Lavoro, sudore, gavetta, idee, perseveranza, tecnica, tattica, preparazione atletica: questi sono gli ingredienti che hanno reso grandi Gasperini e l’Atalanta. Il calcio della Dea è rivoluzione assoluta: da qui nasce, ad esempio, il dettame tattico di utilizzare i ‘braccetti’ della difesa a 3 in maniera così spregiudicata.

Il fiore all’occhiello della scuola italiana: il “filosofo” De Zerbi e l’allievo Farioli

Chiamato così dai suoi detrattori con accezione negativa, il “filosofo” Roberto De Zerbi è il nostro grande fiore all’occhiello. Forse l’allenatore più interessante e più attenzionato in Europa della ‘scuola italiana’. Dopo l’esperienza biennale al Brighton, con cui ha raggiunto il traguardo storico della prima qualificazione europea nella storia del club, adesso De Zerbi è libero. Lo stesso Roberto ha affermato di volersi prendere un periodo di pausa per ragionare sul futuro, anche se mezza Europa lo adocchia e vorrebbe accaparrarselo. Pep Guardiola dirà di lui che è un predestinato, il futuro allenatore del Manchester City; non un’investitura di poco conto. Della grandissima aura di De Zerbi può sicuramente confermare Francesco Farioli, suo collaboratore tecnico a Benevento e Sassuolo. Si conclude dopo solamente una, seppur sicuramente ottima, stagione l’avventura dell’allenatore toscano con il Nizza. Il tecnico italiano è riuscito a portare il club della ‘Côte d’Azur’ al quinto posto in Ligue 1, valevole per l’Europa League, dopo una straripante prima parte di stagione da capolista. I lancieri vogliono tornare a vincere e a dominare il campionato olandese, riacquisendo piano piano quello status europeo, puntando tutto sul giovanissimo e talentuosissimo Francesco Farioli.

 

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Fonte foto: X Ajax

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