La Fiorentina potrebbe fare i conti con un eventuale post Italiano, che è uno dei nomi caldi per la panchina del Napoli. L’ex tecnico dello Spezia potrebbe lasciare Firenze dopo tre stagioni, dove ha collezionato una finale di Conference League e una finale di Coppa Italia. I possibili nomi per il sostituto potrebbero essere due ex Viola: Alberto Aquilani e Alberto Gilardino.
La dirigenza del Napoli è alla ricerca di un allenatore con le caratteristiche di Italiano: bel gioco e 4-3-3, prerogative assolute del ‘patron‘ Aurelio De Laurentiis. Gli azzurri cercano il riscatto dopo una stagione da incubo e l’attuale tecnico della Fiorentina sembra essere l’uomo giusto. Per il post Italiano, Gilardino potrebbe essere il nome più pronto, data anche l’ottima stagione in Serie A con il Genoa, mentre Aquilani sarebbe una scommessa.

Fiorentina, due ex Viola per il post Italiano
Se il Napoli è alla ricerca spasmodica di un allenatore che giochi 4-3-3, la Fiorentina sembra essere indirizzata verso altri lidi. Aquilani segue la filosofia più diffusa tra la ‘nuova scuola‘, tanto rapita dal 3-4-2-1 ‘gasperiniano‘. Anche lo stesso Italiano, in alcuni frangenti della stagione, ha optato per questo modulo che sembra essere un ibrido perfetto: tanto efficace in fase offensiva quanto in fase difensiva. Gilardino, invece, ha dimostrato di poter e di saper cambiare, iniziando la sua avventura in Liguria con la difesa a 4 per poi passare al 3-5-2, per arrivare infine anch’esso al 3-4-2-1. Sicuramente il pensiero della dirigenza Viola è quella di insistere sull’idea del bel calcio costruendo valore, perseverando il dogma di Rocco Commisso. La scelta più cauta sarebbe quella di Gilardino, ma l’attuale tecnico del Genoa potrebbe anche rimanere in rossoblu per dare continuità al progetto 777 Sports. La scommessa Aquilani potrebbe essere un’arma a doppio taglio. La stagione del Pisa, a sette giornate dalla fine, potrebbe prendere una svolta clamorosa. La squadra toscana, infatti, si trova al nono posto in Serie B a -2 dalla zona playoff, ma la gestione sembra essere comunque indietro di qualche passo rispetto alla storia recente del club.
La Viola che verrà
Possiamo quindi immaginare la possibile Fiorentina del futuro schierandola con il 3-4-2-1. Il nome di Terracciano non dovrebbe scomparire dalla lavagna tattica, ormai titolarissimo a difendere la porta del Franchi. Il trittico difensivo sembra già bello che pronto: Martinez Quarta al centro con la licenza di sganciarsi e di giocare uomo su uomo, Milenkovic sulla destra e Ranieri sulla sinistra. Le fasce sarebbero semplicemente devastanti, con Dodo-Kayode da una parte e Biraghi-Parsi dall’altra. A centrocampo dovranno essere fatte delle scelte: Maxime Lopez e Arthur, entrambi troppo ‘leggeri’ per un controcampo a due che brama fisicità e dinamismo, sembrano essere già lontani da Firenze. Duncan e Bonaventura andranno entrambi in scadenza questo giugno. L’unico certo del posto sembra essere Rolando Mandragora. Il prossimo allenatore si troverà ancora davanti al dilemma dell’attaccante. Dall’addio di Dusan Vlahovic, Firenze sente la nostalgia di un vero numero 9: né Beltran né Nzola sono riusciti a sopperire tale mancanza, tantomeno Cabral o Jovic prima di loro. Da capire la situazione Belotti, che potrebbe anche rimanere alla Fiorentina. I due posti dietro la punta, fermo restando la permanenza di tutti, sono i più interessanti. Nico Gonzalez potrebbe fare coppia con uno tra Sottil e Barak. Il trequartista ceco tornerebbe così a calpestare le zolle di campo che l’hanno reso grande.
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Fonte foto: X Fiorentina