Galatasaray, Gardi: “Osimhen non ha clausola. Qui è felice”

Galatasaray, Gardi: "Osimhen non ha clausola. Qui è felice"

Uomo mercato e intermediario dell’operazione che ha portato Victor Osimhen al Galatasaray, George Gardi ha parlato ai microfoni di Sky Sport DE. Tra gli argomenti trattati, oltre all’affare dell’attaccante nigeriano, c’è anche il racconto di Mauro Icardi. 

Definito come “l’uomo che realizza i sogni” dai media turchi, George Gardi ha parlato del colpo di Victor Osimhen dal Napoli al Galatasaray, svelando alcuni dettagli non di poco conto. La domanda più ricorrente è sulla presenza o meno di una clausola rescissoria. L’intermediario è chiaro: “Nessuna clausola rescissoria“.

Galatasaray, Gardi: “Vedo Osimhen al Galatasaray per anni”.

IL FUTURO DI OSIMHEN –  “Victor ha firmato per un progetto e il progetto non è di una stagione. C’è un progetto al Galatasaray e lo vedo come un leader, e con la sua personalità può aiutare il club a crescere e a raggiungere le proprie ambizioni. Non lo vedo come un trasferimento di un giocatore destinato a restare un solo anno ma come leader della squadra per le prossime stagioni, che aiuterà altri top players ad arrivare nelle prossime annate. E’ felice a Istanbul, ha un ottimo stipendio, è amato da milioni di tifosi, la squadra è competitiva in Champions League, sta giocando alla grande. Perché cambiare?. Se è  il giocatore che guadagna di più? Corretto“.

COME NASCE L’OPERAZIONE? DAL PRESTITO ALL’ABBASSAMENTO DELLA CLAUSOLA –Alla fine dell’ultima estate di mercato, quando ho chiamato il club e il mister per proporre Osimhen, pensavano fosse uno scherzo. Non mi hanno preso sul serio! Victor Osimhen, uno dei migliori attaccanti al Mondo, come avrebbe potuto vestire la maglia del Galatasaray a 26 anni, come avrebbe potuto il Napoli cederlo? Beh, scherzi a parte, la cosa è diventata seria, il mister mi ha preso subito sul serio ed era la fine del mercato.

Negli ultimi giorni di mercato tutto può accadere, non posso farmi sfuggire nulla. Chiuso il mercato italiano, sono subito intervenuto con un piano chiaro con poche ore per eseguirlo. Ho abbassato la clausola da 100 a 75 milioni, ho convinto Victor a estendere il contratto per un altro anno e questo ha aperto le porte a un prestito. C’erano tante questioni, tanti problemi. Eravamo all’aeroporto, la lista UEFA chiudeva il giorno dopo, c’erano problemi col contratto del Napoli, non eravamo ancora certi se si sarebbe chiusa o no. Siamo stati oltre due ore all’aeroporto in trattativa, alla fine ce l’ho fatta. Stavo pensando ‘e se alla fine non dovesse andare tutto al posto giusto?’.

C’erano migliaia di persone ad aspettarci all’aeroporto di Istanbul, sono state le ore più lunghe della mia carriera. L’ho convinto, alla fine, e mi ha seguito. Tutto è andato per il meglio ma ha avuto una grande determinazione e voglia di Galatasaray, sin dall’inizio. Victor ha amato da subito il club e questo è stato un fattore chiave. E poi dopo un anno… La clausola era di 75 milioni ma non erano i 75 milioni dell’anno precedente. I prezzi dei numeri 9 sono schizzati alle stelle e un numero 9 come lui a 75 milioni era una grande operazione per il club. E questa negoziazione è durata molti mesi perché Victor avrebbe dovuto scegliere dove giocare. Aveva la chance di scegliere tra alcune grandi società nel mondo, solo poche sono emerse sulla stampa.

Ha deciso all’inizio di luglio, quando scadeva la sua clausola. “Giocherò solo per il Gala” ci ha detto e questo ci ha aiutati nella negoziazione e il presidente e il vicepresidente hanno fatto un lavoro incredibile, pagando 75 milioni in 1 anno, qualcosa che ha scritto la storia. Uno dei migliori attaccanti del mondo di proprietà del Galatasaray“.

 

Il colpo Icardi

Icardi dal PSG ed è stato un trasferimento con grande influenza nel corso della stagione. Ha avuto un’annata fantastica e ha contribuito tanto alla vittoria, con un trasferimento fatto sì all’ultimo giorno di mercato ma dopo tre mesi di negoziazione. Portarlo al Galatasaray in prestito gratuito con gran parte del salario pagato dal PSG… Devo dire che è stata una cosa positiva. Ricordo gli ultimi giorni del mercato, ero a casa sua, aveva deciso di non andare via dal PSG e di non venire al Gala per il Mondiale.

Così sono rimasto a casa sua sei, sette ore dicendogli ‘non me ne vado finché non ti convinco’. E ci sono riuscito, ci siamo riusciti e siamo andati via insieme verso Istanbul. Questi tre trasferimenti sono stati positivi non solo per i giocatori ma anche per le condizioni economiche, che sono state eccellenti per il club. E questa è la mia storia, direi, come è iniziata col Galatasaray“.

Come definirebbe il trasferimento di Icardi per il mercato turco e per il Galatasaray?

Un trasferimento visionario, perché non veniva da una grande stagione al Paris. Aveva bisogno di una squadra e di un ambiente che avessero fiducia totale in lui. Ed ero certo che con la passione dei tifosi turchi e del Galatasaray, avrebbe trovato l’ambiente perfetto per performare ai livelli più alti. In Turchia c’erano dei dubbi su Mauro, sulla vita privata, che avrebbe interferito sulle performance, ma ero certo che non sarebbe accaduto, perché col giusto ambiente attorno sarebbe tornato a essere grande, quel che è sempre stato. E’ stato un trasferimento importante per il club, ha portato tanti giovani a tifare Galatasaray. Il marketing e tutto quel che riguarda Mauro è stato un grande successo per il club e la sua leadership e la sua personalità hanno aiutato tantissimo la società a crescere“.

Come vede la sua posizione adesso?

E’ amato tantissimo per quel che ha fatto. Nell’estate del 2023 ha rifiutato 120 milioni netti in 3 anni dall’Arabia Saudita per l’amore che riceveva dai fan. E’ stato uno dei più grandi giocatori del club dei tempi recenti. Ora il suo futuro è aperto. Il contratto scade a fine anno, sono certo che il club prenderà la miglior decisione e quel che decideranno sarà la cosa più giusta“.

Sarebbe triste nel vederlo andar via?

E’ parte della storia e del presente del Galatasaray, dipenderà anche da lui e da cosa si sentirà di fare e dalla decisione del Presidente“.

 

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