Gremio, Iturbe scontento del minutaggio: vuole andare via

Nel panorama del calcio, emergono figure effimere che, per un breve istante, sembrano destinate a brillare intensamente prima di scomparire nel dimenticatoio. Questi giocatori, spesso protagonisti di fervide trattative di mercato, finiscono col naufragare miseramente, rappresentando vere e proprie meteore calcistiche. E Iturbe è un esempio lampante di questa parabola.

La sua avventura in Italia ha avuto inizio con una stagione straordinaria a Verona, tanto che la Roma lo ha acquisito nell’estate del 2013, sottraendolo persino alla Juventus. L’annuncio del suo ingresso nella Capitale era accolto con grandi aspettative, quasi come se il calcio italiano stesse per assistere a una rivoluzione. Tuttavia, il rendimento del talentuoso sudamericano ha deluso, segnando solamente due reti in una stagione.

Da quel momento, la carriera di Iturbe ha preso una direzione inaspettata. Un periodo di involuzione lo ha portato all’Aris Salonicco, allontanandolo rapidamente dalla Serie A italiana. La sua esperienza, inizialmente costellata di promesse e aspettative, si è sciolta come neve al sole.

Le vicende di giocatori come Iturbe pongono l’accento sulla fugacità del successo nel mondo del calcio e sulle difficoltà che alcuni talenti incontrano nel mantenere il proprio status. Ma sopratutto, la consapevolezza che, se non caricati eccessivamente di pressioni, questi ragazzi avrebbero potuto fare molto di più.