Continuano le ore drammatiche di tensione nella guerra in Medio Oriente: in questa vicenda prosegue anche la posizione di attacco da parte di Dudu Aouate, ex portiere israeliano di Santander, Deportivo La Coruña e Maiorca, nei confronti di Karim Benzema, sostenendo la tesi del ministro degli Interni francese, che pochi giorni fa aveva parlato della vicinanza dell’attaccante francese dell’Al Ittihad al movimento dei cosiddetti “Fratelli Musulmani“, un’organizzazione considerata terroristica.
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Le parole dell’ex portiere israeliano a El Partidazo de Cope : “Benzema è musulmano, ma non c’è problema. Il problema è che Benzema da anni è vicino ai Fratelli Musulmani. Si deve indagare: non sono un agente di polizia, ma se non neghi una cosa del genere, indipendentemente dall’ideologia che hai, non sei credibile. “Da un giorno all’altro in Israele hanno massacrato bambini, neonati, donne… Se una persona, che sia Benzema o chiunque altro, non condanna apertamente tutto ciò, è un bastardo, perché quello che hanno fatto qui è qualcosa di terribile”.
Inoltre, l’ex portiere si è mostrato disposto ad aiutare il proprio paese, Israele, nella sua guerra contro Hamas anche in prima linea: “Certo che sarei disposto ad andare al fronte. Ho dato la mia disponibilità ma ci sono molte persone davanti.”
Anche Patrice Evra si è esposto in merito al conflitto in Israele, con l’obiettivo finale che possa prevalere la pace: “È difficile non parlare di quello che sta succedendo in questo momento. Morte, dolore, odio, rabbia, ingiustizia, ma io scelgo la speranza, che alcune persone in questo momento non riescono a comprendere perché soffrono troppo. Scelgo l’umanità più di ogni altra cosa. Credo nella speranza e so che diventerà realtà“.
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Fonte foto: Al Ittihad
