Ci siamo, la posta in palio è alta, vietato sbagliare. Il calcio che conta è pronto ad accompagnarci con dei quarti di finale di Champions League a dir poco esuberanti. Per molti questa edizione di Champions League si sta rivelando molto monotona: poche sorprese, risultati scontati, spesso pronosticabili e caratterizzati da prestazioni plumbee. Beh, adesso la situazione è diversa poiché ogni sfida sembrerebbe impossibile da prevedere. Non ci resta che affidarci alla spettacolarità, alle giocate individuali in grado di farci balzare dal divano e allo studio zelante dei tecnici. La coppa dalle grandi orecchie richiede una massima attenzione ai dettagli e quest’anno il dettaglio potrebbe portare al successo o alla disfatta. I sorteggi sembrano essere stati studiati a tavolino per l’incredibile equilibrio tra le contendenti.
Atletico Madrid-Borussia Dortmund
Da una parte troviamo L’Atletico Madrid che sfiderà il Borussia Dortmund. Due compagini agli antipodi per progetti, dettami tattici e predisposizione alla gara. I primi fanno del mordente la loro arma più efficace e temibile ma i colchoneros di una volta sono un lontano parente. Simeone compie una muta completa rinnovandosi come solo i grandi allenatori sono in grado di fare senza però dimenticare la sua filosofia. Così facendo è riuscito ad eliminare una corazzata come l’Inter che, forse tradita dal forte entusiasmo, ha commesso notevoli errori sia in fase offensiva che in fase difensiva. Cinismo e cholismo differiscono di poche lettere e sicuramente questa caratteristica è un pilastro della cultura di Simeone. D’altro canto il Borussia Dortmund rappresenta chiaramente una visione più moderna del calcio. Meno radicali calcisticamente parlando degli avversari ma non sempre efficaci. I gialloneri sono sempre stati caratterizzati da un notevole potenziale spesso inespresso, il classico ragazzo intelligente che a scuola non si applica. Quest’anno forse sono meno talentuosi rispetto alle passate stagioni ma indubbiamente più pragmatici. Il ritorno in pompa magna di Jadon Sancho potrebbe essere un’interessante chiave di lettura.
PSG-Barcellona
PSG-Barcellona, una partita molto ammaliante e misteriosa. Misteriosa perché entrambe le compagini sono imperscrutabili forse per una mancanza di coraggio. I parigini cavalcano indubbiamente l’onda di Kylian Mbappè che, a differenza di molti suoi compagni, sfrutta molto spesso l’arte del saper osare. Il “Kilyancentrismo” non è però la mossa migliore per scardinare una compagine di livello come il Barcellona. I ragazzi di Xavi invece sono un po’ croce e delizia, sono in grado di tirare fuori splendide azioni corali come il gol di Lewandowski contro il Napoli per poi compiere errori madornali a causa della tanta inesperienza. I parigini si sono liberati di molteplici figurine mentre i blaugrana si affidano all’estro dei propri astri nascenti. Insomma, un nuovo ciclo si apre per entrambe le squadre e il raggiungimento delle semifinali di Champions League sarebbe il culmine della rinascita.
Europa League, il sorteggio dei quarti: ecco il quadro completo
Bayern Monaco-Arsenal
Correva l’anno 2017 quando il Bayern Monaco rifilava 10 gol, tra andata e ritorno, all’Arsenal negli ottavi di Champions League. I Gunners adesso hanno una grandissima chance di rivincita. La gara contro i bavaresi rappresenta un significativo campo di prova per Mikel Arteta e i suoi allievi. “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. L’Arsenal deve cogliere a pieno questa esortazione ed evitare gli errori commessi nella scorsa Premier League. Ma una competizione ad eliminazione diretta è molto diversa, i fattori in gioco sono molti e le chance di segnare sono ridotte. La cosa che non deve fare assolutamente L’Arsenal è sottovalutare un colosso come il Bayern Monaco. Perché si, il campionato sembrerebbe essere ormai nelle mani del Bayer Leverkusen ma l’unico trofeo rimasto ai bavaresi è proprio la Champions League. Non sembrerebbe scorrere buon sangue tra Tuchel e i giocatori ma magari sono proprio queste le gare in grado di riaccendere animi e geometrie.
Real Madrid-Manchester City
Siamo arrivati al quarto più atteso, quello più discusso. Real Madrid contro Manchester City, una rivalità internazionale atipica. Da una parte c’è un club che mescola la vincente storia vetusta con quella recente, dall’altra una franchigia che la storia se la sta creando. Il Real Madrid è un club sicuramente più emblematico ma il Manchester City sta segnando un’epoca e vogliono prendersi loro l’egemonia del calcio mondiale. Due imperi calcistici guidati da due imperatori dispotici in grado di disintegrare gli altri club con i loro eserciti coriacei. Entrambe però non hanno fatto vedere grandissime cose in questi ottavi di finale. Il citizens hanno avanzato in modo agevole contro il Copenaghen subendo però 2 reti evitabili. Situazione molto diversa per il Real Madrid che ha rischiato in molteplici occasioni di terminare i giochi contro il Lipsia. I tedeschi hanno messo in estrema difficoltà i blancos grazie al loro assortito comparto offensivo dotato di grandissima velocità. Un esterno funambolo come Doku potrebbe tornare alla retta via sfruttando la sua preponderante accelerazione contro Carvajal. I duelli più intensi saranno però a centrocampo. Chissà come Guardiola e Ancelotti utilizzeranno Kevin De Bruyne e Jude Bellingham. Sarà sicuramente una partita di scacchi dal peso gigantesco. Ancelotti e Guardiola muoveranno continuamente le proprie pedine ma solamente uno farà scacco matto.
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Fonte foto: X Champions League