Il Bournemouth può ambire ad un posto in Europa?

Il Bournemouth ha conquistato un 15° posto da neopromosso. In questa stagione, sotto l’egida di Iraola, sono al decimo posto a -6 dal Manchester United sesto, possono puntare a raggiungere l’Europa la prossima stagione?

 

Correva l’anno 2022 quando il Bournemouth tornò in Premier dopo tre anni dall’ultima volta. L’ottima stagione in Championship si è rivelata essere poi un presagio, una rinascita da parte delle Cherries. A vincere la seconda divisione inglese è stato però il Fulham, altra compagine che si è stabilita con facilità a metà classifica della Premier League la quale come il Bournemouth spera in un futuro più roseo. La prima stagione al ritorno in Premier League, le Cherries si sono salvate con facilità anche se nelle ultime gare hanno tirato un po’ i remi in barca. Il giovane O’Neil ha dimostrato di avere ottime doti manageriali e un carattere forte per navigare anche in acque meno idilliache. Il tecnico inglese però non infondeva grandi certezze e con una media di 0.92 a partita non ci si poteva aspettare un salto di qualità gargantuesco. L’approdo di O’Neil al Wolverhampton ha stravolto i piani della società la quale ha deciso di puntare su Andoni Iraola, mai scelta fu più giusta.

Andoni Iraola, il tecnico perfetto per il Bournemouth

Il tecnico spagnolo era il nome perfetto per scaldare la panchina delle Cherries. È giovane ma esperto, moderno ma con un pizzico di radicalità tattica il quale veniva da una situazione molto simile a quella del Bournemouth. Iraola infatti ha costruito le fondamenta per il Rayo Vallecano aggiudicandosi un dodicesimo e un undicesimo posto. Alla prima apparizione in Premier League, l’ex bandiera dell’Athletic Bilbao sta dimostrando di avere una certa stoffa. Il Bournemouth con l’allenatore basco ha una media di 1.46 punti a gara e attualmente si trova al decimo posto a –6 dal Manchester United sesto. Un risultato sensazionale frutto del capillare lavoro di un tecnico intrigante su cui poter fare affidamento.  Iraola adotta un 4-2-3-1 di contenimento con i due centrocampisti che hanno un compito prettamente difensivo. Il tecnico basco però usufruisce anche di un 4-3-3 o un 4-4-2 a seconda delle evenienze. L’ex allenatore del Rayo Vallecano ha saputo dare importanza a due calciatori che sembravano ormai ai margini gerarchici di O’Neil ovvero Christie ma soprattutto Cook, la più grande rivelazione a mio avviso del Bournemouth. Il loro ruolo è talmente fondamentale per far ruotare gli ingranaggi tanto che Philip Billing, uno dei giocatori più importanti in rosa, non ha più trovato la titolarità.

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Il trequartista e gli esterni assumono un ruolo fondamentale con Iraola

Per quanto riguarda il reparto offensivo il Bournemouth è messo abbastanza bene. Sono 52 i gol in 35 gare e 18 di questi arrivano dalla loro punta centrale nonché uno dei giocatori più interessanti della Premier League, Dominic Solanke. Il classe 97‘ è bravissimo a capitalizzare le tantissime occasioni create dai compagni. L’attaccante inglese infatti ha rispettato il valore di expected goals segnando 18 gol su 18,58 previsti. Questo è un eloquente segnale delle tantissime chance proliferate dal comparto offensivo delle Cherries. I due esterni titolari, Kluivert e Semenyo, hanno contribuito a 18 reti. Sotto l’egida di Iraola i due hanno avuto molte più occasioni di colpire a rete specialmente Semenyo che dalla sola rete stagione della stagione 22/23 è passato a segnare 8 gol.

Il trequartista è la chiave del successo del Bournemouth, senza di lui il castello di carta cadrebbe con estrema facilità. Sto parlando di Alex Scott, centrocampista acquistato dal Bristol City per circa 23 milioni di euro. Il gioiello classe 2003 è capace di svolgere entrambe le fasi di gioco e spesso è lui ad imbastire le trame di gioco. Il suo compito è molto simile a quello svolto da Loftus-Cheek nel Milan cin la differenza che Scott non è così coinvolto nella fase realizzativa. La più grande prerogativa e peculiarità di questa squadra è la sintonia. Nell’ultima gara vinta con un roboante 3-0 ai danni del Brighton, le Cherries hanno dovuto adottare un 4-4-2 a causa delle molteplici assenze. Con lo squalificato Kerkez, Iraola ha inserito come terzino sinistro Dango Ouattara che solitamente occupa il ruolo di ala d’attacco. In quella gara il burkinabé, oltre ad aver neutralizzato gli attacchi di Buonanotte, ha pure servito un assist nel gol del 2-0.

Iraola si gode il suo goleador Dominic Solanke (X Bournemouth) direttacalciomercato.com

Il problema difensivo del Bournemouth

La compagine di Iraola è una squadra estremamente cinica che sfrutta ogni occasione a disposizione. Il Bournemouth ha solamente il 44% di possesso palla in questa edizione di Premier League. Tuttavia ha creato 80 grandi chance ed ha segnato lo stesso numero di gol del Manchester United. Malgrado ciò l’anello debole delle Cherries rimane la fase difensiva: sono 60 le reti subite in 38 gare, decisamente troppe per ambire ad un posto in Europa. Il Bournemouth se vuole fare il salto di qualità deve necessariamente acquistare un terzino destro poiché Adam Smith sta cominciando ad accusare l’età e i ritmi elevati del campionato.

Inoltre c’è bisogno di un altro centrale difensivo da affiancare a Senesi poiché Zabarnyi e Kelly non sembrerebbero all’altezza. Le Cherries godono di un’ottima profondità di rosa che permette al tecnico basco di fare diverse rotazioni e variare le scelte. L’infortunio grave di Tyler Adams ad inizio stagione non ha nuociuto all’equilibrio tattico della squadra. Certo e che la sua presenza sarebbe stata fondamentale e con Iraola poteva fare un importante salto di qualità. Con un ottimo mercato estivo, la guida di un tecnico validissimo, un ambiente sereno, la permanenza di elementi importanti e una buona dose di fortuna, il Bournemouth  potrebbe anche ambire ad un posto in Europa.

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Fonte foto: X Dango Ouattara

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