Il nuovo e ammaliante Benfica:tra astri nascenti e veterani.
Il Benfica è una realtà opulenta per quanto riguarda gli astri nascenti.
Probabilmente siamo di fronte alla miglior compagine per un talento desideroso di spiccare, di mettersi in risalto.
Il Benfica ha la fortuna di trovarsi in una situazione molto favorevole.
I punti a favore delle Aquile
Innanzitutto milita in un campionato medio-alto come la lega pototghese che trasuda,quasi inconsapevolmente, un grandissimo fascino.
Inoltre, è un campionato moderno, veloce e con una buona dose di tecnica.
Se vogliamo invece analizzare al dettaglio, le aquile portoghesi vantano un palmares e un prestigio notevole capace di giocarsela anche con i colossi europei.
Ciò ovviamente è ammaliante quando si va a prendere una decisione e se in dirigenza hai un maciste calcistico come Rui Costa allora viene quasi d’obbligo accettare la proposta.
I risultati della passata stagione
L’anno scorso il Benfica non ha di certo sfigurato: vittoria della Liga Portugal che non è un raggiungimento scontato vista la concorrenza con Porto, Sporting Lisbona e il subentrato Braga.
Sono usciti ai quarti di finale di Champions League contro l’Inter che,piaccia o meno, è arrivata in finale della competizione giocandosela contro un Manchester City quasi privo di difetti.
La filosofia del Benfica può cambiare…
Seppur sia un club storico, vetusto e assetato di nuovi trofei, rispolverare la bacheca non è l’intento principale del club portoghese.
È evidente che il Benfica abbia come priorità la vendita dei loro prodotti più sfarzosi, a volte esagera costringendo il club a sborsare cifre molto remunerative, ma questo rientra nella sezione dei pregi del club.
Quest’anno però i campioni di Portogallo vogliono ambire a qualcosa di più grande.
Le “piccole realtà” sono dipendenti dal progetto societario e più si va avanti più questo fenomeno si espanderà.
Il Benfica con la sua filosofia potrebbe rivelarsi una delle poche compagini a giocarsela con i club inglesi.
Le aquile rispecchiano perfettamente il proverbio “se gli dai un dito, si prende tutto il braccio” e i club inglesi ne sono a conoscenza.
Io suppongo che il club allenato da Roger Schmidt possa davvero sorprendere nella prossima edizione di Champions League.
Il nuovo Benfica di Roger Schmidt
L’arrivo di Di Maria, per quanto possa essere un ritorno romantico, non segue la dottrina dei portoghesi il che è positivo.
Dopo Otamendi ci voleva un altro grande veteranocalcistico come il fideo.
E ricordiamo che il Benfica per ora non si è lasciato mettere i piedi in testa dagli invasori anzi, ha fatto tutto il contrario.
L’unica grande pedina persa è Alejandro Grimaldo rimpiazzato perfettamente dal 22enne ceco David Jurasek pronto a mostrare tutto il suo talento.
Il centrocampo
Orkun Kökçü a centrocampo è la ciliegina sulla torta, tanta qualità e intelligenza tattica.
Il suo compagno, colui che svolge il ruolo forse più nevralgico della squadra, Florentino Luis, è un calciatore particolare capace di giocare divinamente anche ad altissimi palcoscenici come la Champions League.
Kökçü imposta ed inventa, Florentino Luis fa il resto, un connubio perfetto.
I sostituti però vorranno sicuramente provare a detronizzare i 2 titolarissimi e a scalare le gerarchie.
Tra questi troviamo il granitico Aurnses, solidissimo centrocampista norvegese molto simile a Florentino Luis per caratteristiche tecnico-tattiche.
Se invece cerchiamo dei centrocampisti portentosi a livello tecnico,simili ad Orkun Kökçü, il Benfica può fare affidamento a Joao Neves, un classe 2004 che l’anno scorso è stato coinvolto con regolarità da Schmidt.
L’attacco
L’attacco è forse il reparto più interessante delle Aquile: Di Maria,Goncalo Ramos,Rafa Silva,David Neres… Tutte certezze che a mio modo di vedere possono interscambiarsi alla perfezione.
Occhio anche al 19enne Andreas Schjelderup che, in queste amichevoli estive, sta mostrando grande personalità e tanta voglia di rivalsa.
La difesa
La difesa non rappresenta affatto la fragilità del club portoghese.
Antonio Silva è il nome più interessante, ricercatissimo e volutissimo dalle big europee, ma lui sembrerebbe intenzionato a rimanere ancora un po’ al Benfica.
Ad affiancarlo potrebbe esserci Felipe Morato che non ha mai fatto scattare quella scintilla, chissà se questo sarà il suo anno, ricordiamo che è comunque un classe 2001.
Occhio però ad Otamendi, l’età avanza ma la sua passata stagione ci ha fatto capire che ancora può giocare a livelli elevatissimi.
A sinistra il new entry Jurasek, a destra il sottovalutatissimo Alexander Bah, per molti l’anello debole delle aquile, in realtà è forse il giocatore più costante dell’intera rosa.
Tra i pali è ormai scontato nominare la presenza di Vlachodimos,portiere di discreto livello.
L’arma segreta,Roger Schmidt
Ma la pietra miliare del Benfica si trova al di fuori del rettangolo verde, si tratta ovviamente di Roger Schmidt.
Un allenatore fantastico che riesce sempre a tirar fuori tutte le qualità da ogni giocatore, un valorizzatore e un visionario a tutti gli effetti.
Potrà sembrare un’esagerazione la mia, una vera e propria capziosità, però in questo Benfica vedo davvero pochi difetti e tanti,tantissimi pregi.
Il nuovo e ammaliante Benfica:tra astri nascenti e veterani.